Decisa la multa UE a Microsoft: 280,5 milioni di euro

13/07/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Due anni di menefreghismo sono stati puniti con una sanzione che adesso a Redmond definiscono "sproporzionata". Si tratta certo di una cifra record ma era attesa anche più alta.

Due anni di menefreghismo sono stati puniti con una sanzione che adesso a Redmond definiscono "sproporzionata". Si tratta certo di una cifra record ma era attesa anche più alta.
 
Ieri il commissiario alla concorrenza europea Neelie Kroes ha rivelato l'ammontare della sanzione che Microsoft dovrà pagare: 280,5 milioni di euro.

La Commissione ha calcolato tale valore per il periodo intercorso dallo scorso 16 dicembre ad oggi, in cui Microsoft non ha soddisfatto le ordinanze europee: 187 giorni per 1,5 milioni di euro quotidiani.

"A distanza di 2 anni Microsoft continua ad avere un comportamento illegale" è stato il commento di Kroes, maturato dopo una ponderata camera di consiglio durante la quale si è decisa la multa… rivelatasi non poi così alta, come invece pronosticata da alcuni esperti.

Pochi giorni fa si era saputo che la UE non era affatto contenta del comportamento del gigante del software di Redmond, dopo le decisioni dell'antitrust del marzo 2004.

Avere nelle casse quantitativi praticamente infiniti di denaro devono aver dato il diritto a Microsoft di infischiarsene dei rimedi chiesti dall'Unione Europea, riguardo alla posizione dominante nel nostro continente.

Microsoft, per bocca di Brad Smith, ha fatto sapere di aver puntualmente soddisfatto le richieste dell'UE, non appena queste si fossero rese chiare per l'ufficio legale di Redmond.

Hanno tempo fino al 31 luglio per esaudire le imposizione dell'Unione non ancora soddisfatte (sostanzialmente la condivisione di dettagli tecnici dei propri pacchetti software per server, dopo il rilascio di Windows N, la versione senza Media Player, sebbene in ritardo), si calcola che Microsoft debba ancora fornire il 50% di quanto richiesto.

In caso contrario Microsoft si appresti a staccare un assegno giornaliero aumentato da 2 a 3 milioni di euro, come anticipato il 31 luglio dalla Commissione.

Microsoft sta appellandosi dalla scorsa primavera presso la corte lussemburghese, una decisione non è stata ancora presa.



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