Dalle stalle alle 4 stelle, Apple #1 per Greenpeace

08/01/2010 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001I progressi fatti dall’azienda di Cupertino in questi ultimi anni sono stati apprezzati dall’associazione ambientalista. Dopo le critiche ecco le esaltazioni dell’ottimo lavoro fatto.
Nell’estate del 2006 Greenpeace decideva di dare un voto a tutti i produttori d’elettronica per il loro approccio più o meno ecologico ed Apple risultava poco propensa a non utilizzare sostanze tossiche.

01-08004b_pagellagreenpeaceIn quell’occasione l’obiettivo primario di Greenpeace era proprio Apple, forse perché considerata un’icona da parte dei membri dell’associazione ecologista, ecco il giudizio di allora: “per un’azienda che reclama la leadership nei prodotti di design, Apple ottiene un punteggio negativo in tutti i criteri. L’azienda fallisce nell’abbracciare i principi precauzionali, celando la lista completa delle sostanze regolate, non fornisce le tempistiche per eliminare sostanze tossiche come PVC e non sembra interessata ad eliminare il BFR. Apple agisce con leggerezza nel ritiro e riciclo ma almeno indica il quantitativo dei prodotti elettronici riciclati”.

Per mesi la “Greener electronics” classificava Apple agli ultimi posti, addirittura all’inaugurazione del primo Apple Store italiano gli attivisti di Greenpeace arrivavano a manifestare in modo clamoroso contro Apple, invitando Steve Jobs a modificare la sua “mela” , chiedendogli di agire per depurarla dalle sostanze tossiche che la impregnavano.

Il CEO di Apple prendeva seriamente le accuse e, nel maggio del 2007, prometteva una conversione di mentalità e di produzione entro qualche mese. Greenpeace “deponeva le armi” fidandosi delle promesse e definitivamente smetteva di accusare Apple nella scorsa estate, quando apprezzava tutti gli sforzi fatti.

Greenpeace premia ora Apple con 4 stelle per la realizzazione di prodotti virtualmente privi di PVC e BFR su tutta la gamma dell’offerta. Pochi fanno bene come Apple tra i maggiori marchi dell’elettronica ed in particolare tra i produttori di computer. Bene anche Nokia e Sony Ericsson, che si occupano però solo di telefoni cellulari. Ecco tutto il ranking.

Per la verità avevamo notato come Apple diversificava le dichiarazioni tra paesi americani ed Italia sui cavi privi di PVC, lasciandoli in alcuni casi ancora in commercio dalle nostre parti.

Apple ha recentemente pubblicato il rapporto ecologico con dettagli su ogni singolo prodotto in commercio.



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