Cartello degli LCD, Chi Mei Optoelectronics paga

10/12/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Anche Apple colpita dai prezzi concordati tra il 2001 ed il 2006, assieme a Dell ed HP.
Uno dei produttori di schermi LCD ritenuti colpevoli di aver creato un cartello per stabilire prezzi elevati, CMO – Chi Mei Optoelectronics, pagherà al dipartimento di giustizia statunitense una multa di 220 milioni di dollari.

La taiwanese CMO, quarto fabbricante al mondo di pannelli LCD, ed altre aziende avevano vessato produttori come Apple, Dell ed HP, in USA si tratta di una violazione della concorrenza regolata dallo Sherman Act.

A 13 mesi di distanza CMO si associa a LG Display, Sharp e Chunghwa Picture Tubes, che già avevano pagato multe per un totale di 585 milioni di dollari. Tra il 2001 ed il 2006 un gruppo di aziende aveva imposto al mercato prezzi drogati per l’acquisto dei display, Apple era stata coinvolta per gli LCD utilizzati negli iPod, al tempo forniti da Sharp (2005-2006).

Le multe finora assegnate a sei produttori (tra i quali ci sarebbero anche Hitachi e Seiko Epson) ed a nove dirigenti ammontano a 860 milioni di dollari.

C’è movimento tra i produttori di LCD con possibili acquisizioni e fusioni, Hon Hai Group (Foxconn), attraverso la controllata InnoLux, ha comperato CMO per 172 nuovi dollari taiwanesi (3,6 milioni di euro), diventando il numero uno a Taiwan. AU Optronics sarebbe altrettando pronta ad acquisizioni.

Apple ha sottoscritto ad inizio dell’anno con LG Display un contratto per la fornitura di schermi LCD, seppur non in esclusiva, per un quinquennio. La stessa azienda coreana ha appena assorbito il business degli OLED di Kodak.



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