Aspettative drogate e poi delusione?

10/09/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il fumo di Londra (almeno per la stampa europea) non c'era ed il panorama non poteva che essere chiaro. Solo che per settimane qualcuno si è affidato alle inutili voci di corridoio.
Se l'iPod non è più in salute come una volta un po' è fisiologico ed un po' è dovuto alla crisi finanziaria mondiale che porta a risparmiare.

Chi ha però data per venduta la "pelle dell'orso" prima di avergli sparato, si ricrederà. Apple ha rivitalizzato quanto basta la gamma dei suoi iPod, un prodotto vendutissimo con 225 milioni di pezzi (73,8% del mercato USA).

Per Natale o Thanksgiving chi ha qualche soldo da spendere in regali saprà che l'iPod è ancora una garanzia, costano meno di prima ma ha di più, chi memoria, chi colori, chi una videocamera.

Nelle ultime settimane hanno offuscato la mente di alcuni osservatori le voci di nuove funzioni mirabolanti in arrivo, forse qualcuno sperava che l'iPod infornasse la pizza, pulisse le candele del motorino o la facesse messa in piega. Purtroppo no, per il momento.

Mettendo i piedi per terra e soffiando via il fumo resta l'arrosto, sembra ancora molto saporito con quelle industrializzate fasi di aggiornamenti che Apple ha collaudato in questi anni.

Fortunati i lettori di setteB.IT che non sono stati illusi perseguendo questa o quella voce, naturalmente da smentire e riconfermare nella stessa mezz'ora.

Resta il rammarico per la musica dei Beatles, che era lecito attendersi dalla EMI, sembrava la major più vicina alla filosofia di Apple, era stata la prima ad aver concesso la musica senza DRM per iTunes Store. Ci perde più la casa editrice britannica che Apple.

Toccherà comperare il cofanetto con i supporti ottici (sempre meno venduti) se si vogliono ascoltare i Fab Four con le sonorità del terzo millennio.

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