Artom sul Corsera: l’Italia diventi come Apple

20/02/2006 14:00 CET

di Fabio M. Zambelli

 Il presidente dell'internet provider satellitare Netsystem scrive al primo quotidiano italiano la sua ricetta per far risorgere il nostro paese e cosa prende come esempio? Apple con il suo iPod. Peccato che la sua ammirazione per Apple finisca qui.

Il presidente dell'internet provider satellitare Netsystem scrive al primo quotidiano italiano la sua ricetta per far risorgere il nostro paese e cosa prende come esempio? Apple con il suo iPod. Peccato che la sua ammirazione per Apple finisca qui.
 
Sull'inserto del lunedì del Corriere della Sera, CorrierEconomia, oggi è apparsa in prima pagina una lettera di Arturo Artom dal titolo: "il private equity e l'Italia-Apple".

Arturo Artom è stato il fondatore, sei anni fa, della prima azienda che si è gettata sul mercato della fornitura dei collegamenti a Internet via satellite, Netsystem, Artom ne è l'attuale presidente. Ora opera per l'ex monopolista Telecom Italia fornendo il servizio "ADSL via sat".

L'intervento pubblicato dal primo quotidiano italiano verte su una particolare ricetta di Artom per ridare spolvero all'Italia sfruttando risorse come la bellezza e la tecnologia.

Cosa incarna bene un esempio chiaro per tutti? Apple!

Diamo modo a tutti di leggersi il pezzo sul Corriere ma alcune frasi vanno estrapolate per capire come mai Artom cita Apple.

"La mia metafora preferita è quella dell'iPod. L'Italia può essere paragonata alla Apple, azienda che ha vinto puntando sul binomio tecnologia-bellezza. Imitiamola." E' con questa introduzione che comincia il pensiero si Artom.

Secondo il presidente di Netsystem l'Italia non necessita solo degli investimenti di 10 miliardi di euro che, il Sole 24 Ore, ha calcolato come "pronti a fare shopping" nel nostro paese.

Che shopping può essere se nessuno di questi investitori è pronto a scommetere sulle innovazioni tecnologiche nostrane? dice Artom.

L'Italia ha come punti di forza il turismo, il design, la moda… sarebbe qui che gli investimenti dovrebbero concentrarsi, secondo Artom, basta aggiungere una spruzzatina di buona tecnologia e il mix perfetto si crea.

Il pensiero di Artom ritorna ancora sul suo esempio preferito: "L'Italia può essere paragonata alla Apple, un'azienda famosa per i prodotti di fascia alta ma che nel 2001 era in crisi. E' bastato un prodotto che coniugasse una buona tecnologia con ottimo design, che sembrava destinato a restare di nicchia, a far invece raddoppiare il fatturato e triplicare gli utili in pochi anni".

Che il dottor Artom si sia accorto del fenomeno iPod è certamente un bene. Far credere di conoscere la "case history" di Apple portandola ad esempio è altra cosa.

Apple nel 2001 lanciava l'iPod, sicuramente ha fatto del bene alle casse di Cupertino e dei suoi azionisti negli ultimi anni. Definire però quel periodo come crisi sembra azzardato, visto che il valore del titolo AAPL cresceva al NASDAQ da almeno tre anni, ovvero dal ritorno al posto del comando di Steve Jobs.

Nell'autunno del 2001 post 9/11, Apple, assieme a molti altri, è crollata. Una volta ristabiliti gli equilibri (emotivi) ha continuato a crescere a Wall Street, tanti altri di quelli che erano crollati, li stiamo ancora attendendo.

I Mac di Apple si stavano rinnovando: il primo iMac era arrivato nel 1998, il primo iBook l'anno dopo assieme al PowerMac G3 e poi PowerMac G4, nel 2001 arrivava il PowerBook G4 Titanium.

Non risulta che in quegli anni ci fossero altri computer più innovativi sul mercato.

Se l'azienda di Artom fosse convinta come il suo presidente che Apple rappresenta la valida azienda da portare ad esempio e capace di creare ottimi prodotti, perché continuiamo un po' tutti a chiederci come mai Netsystem non vuole rendere compatibile i suoi servizi con la piattaforma Mac, restando paludata sulla maggioranza di computer Windows?

Ci sono tanti utenti Mac che abitano fuori dai centri urbani e che vorrebbero poter usufruire di un collegamento ADSL a loro negato dalle infrastrutture terrestri.

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