Apple in borsa batte ogni record: 86,95 dollari

20/11/2006 22:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001AAPL al Nasdaq va a gonfie vele. Oggi l'azienda di Cupertino vale più che mai: grandi vendite e analisti che predicono un futuro roseo trascinano in alto l'azione dell'azienda del Mac e dell'iPod.

AAPL al Nasdaq va a gonfie vele. Oggi l'azienda di Cupertino vale più che mai: grandi vendite e analisti che predicono un futuro roseo trascinano in alto l'azione dell'azienda del Mac e dell'iPod.
 
Il 12 gennaio 2006 il titolo AAPL toccava al Nasdaq di New York City quota 86,40 dollari, per poi andare a chiudere la giornata di scambi a 84,29. Il massimo storico per Apple era stato toccato.

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Alla chiusura delle contrattazioni odierne l'azienda di Steve Jobs ha guadagnato 0,62 dollari (+0,72%), dopo aver aperto la giornata a 85,40 dollari e chiusa a 86,47 dollari. Oggi AAPL ha superato la soglia storica, toccando 86,95 dollari alle ore 18:20.

Il nuovo massimo assoluto di tutti i tempi è stato segnato (gli ultimi giorni di settimana scorsa, per chi vuole leggere i numeri per quello che sono, nessun nuovo record è mai stato segnato, ndr).

Il 16 novembre, Apple sfiorava il massimo, toccando 86,285 dollari alle 19:40, poi chiudeva alle ore 22 a 85,61 dollari (+ 1,86% o + 1,56 dollari).

Negli ultimi giorni la crescita è stata fortissima, guidata sì dalle voci incontrollate provenienti dai paesi asiatici ma da solide basi pronosticate in aumento, grazie ad un Thanksgiving e un Natale alle porte, grazie ad un listino di computer e player multimediali tutti rinnovati di recente e grazie al tiepido successo riscontrato nei primi giorni di vita dello Zune di Microsoft.

I titoli dell'indice Standard & Poor's 500 sono stati valutati da Bloomberg e, tra i tecnologici, quello di Apple primeggia tra gli analisti di borsa con un voto di 4,607 quando il minimo è 1 e il massimo è 5. Su 28 analisti che si occupano di seguire AAPL, 23 consigliano di acquistare, 5 di tenere nel paniere il titolo e nessuno consiglia di vendere. Tra gli hi-tech fanno bene anche Motorola e Qualcomm, rispettivamente seconda e terza società nella graduatoria. A livello generale Apple è 16esima con quel voto, superata da aziende come Edison International (prima con un voto di 4,833), Altria, Pepsico, Halliburton, Textron, United Technologies e Google.

Le voci su Apple in circolazione negli ultimi giorni toccano fondamentalmente tre argomenti: 1) la possibilità di vendere tra 14 e 20 milioni di iPod, a seconda degli analisti, in questo trimestre e forse la richiesta degli shuffle non sarà completamente soddisfatta; 2) l'assegnazione a Foxconn (Hon Hai Precision) di Fushikang della commessa per assemblare 12 milioni di iPhone, costruito al ritmo di 500/600.000 pezzi al mese, con integrate le funzioni iChat e prezzato a circa 300 dollari: 3) partendo dal presupposto che tre fornitori come TDK, Taiyo Yuden e Murata Manufacturing abbiano ricevuto massicci ordini di prodotti genericamente utilizzabili ma in questo caso correlati ai processori AMD, Apple starebbe per allargare la lista dei processori x86 disponibili e pensando ad un laptop senza un processore Intel ma, appunto, uno di AMD.

Tutte supposizioni da prendere, ovviamente, con le pinze.



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