“Apple è ferma al 20esimo secolo sul clima”

07/10/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L'unica posizione moderna sarebbero quelle della U.S. Chamber of Commerce, che pensa a ridurre l'inquinamento ma vuole preservare il livello competitivo delle corporation. Aggiornato.
Dopo l'uscita di Apple dalla U.S. Chamber of Commerce il presidente Thomas Donohue reagisce con una lettera indirizzata a Steve Jobs.

07374b_greenpeacebravoappleNon è tenero Donohue e scrive così: "è un peccato che la sua azienda non abbia trovato il tempo per comprendere la posizione della Camera di Commercio riguardo al clima e, sbrigativamente, non ha accolto la possibilità di avere un approccio ai cambiamenti climatici da 21esimo secolo".

La Chamber of Commerce vorrebbe sì combattere l'inquinamento ma contemporaneamente mantenere alto il livello di competitività delle aziende statunitensi. "I nostri studi indicano che una proposta di legge come la Waxman-Markey non produrrebbe che una perdita di posti di lavoro negli Stati Uniti" aggiunge Donohue nella missiva spedita a Cupertino.

"Ci dispiace che Apple non condivida con noi questi sforzi" conclude il presidente della Chamber of Commerce, riferendosi alle politiche di preservazione del clima adottate dalla sua associazione ma non condivise.

Aggiornamento del 08/10/2009: da nemica numero uno a paladina delle battaglie ecologiche nel settore hi-tech? Per Greenpeace è così nei confronti di Apple. Attendendosi le stesse azioni da altri big come Microsoft ed IBM l'associazione ha modo di complimentarsi con Apple scrivendo "ha fatto la cosa giusta".



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