Apple all’asta di Hulu? Che c’azzecca se ha già iTunes Store?

22/07/2011 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Se non per sfogare le voglie di ingrandirsi in USA, unico paese dove è visibile Hulu, non si comprende bene l’utilità di un eventuale acquisto da parte dell’azienda di Cupertino.
Secondo l’agenzia Bloomberg uno dei pretendenti di Hulu sarebbe Apple.

Da 30 giorni il sito nato nel 2007, che fornisce gratuitamente la visione in streaming di spettacoli televisivi, animazioni, documentari e film dai principali operatori del settore (è posseduto da 32% NBCUniversal, 31% News Corp, 27% Disney e 10% un fondo d’investimento), sembra essere alla ricerca di un compratore.

Va bene che Apple ha la bellezza di 76,156 miliardi di dollari in cassa e non sembra aver individuato ancora un obiettivo (non obbligatorio) per spenderli, ma perché proprio Hulu? Perché in USA (unico paese dove opera) è popolare, non c’è altra spiegazione logica per pompose aziende americano-centriche che guardano solo all’espansione nazionale.

Con iTunes Store attivo in una ventina di paesi e con diritti televisivi/cinematografici già completi in USA (meno altrove), Apple non avrebbe alcun vantaggio se non chiudere rapidamente un concorrente. Questo sì. Oltretutto una versione a pagamento di Hulu funziona anche sui dispositivi iOS.

I contenuti dei gruppi NBCUniversal, News Corp e Disney, oltre ad altri, Apple li ha già e non metterebbe nulla in cassa offrendo streaming gratuiti, capaci solo di danneggiare il business di iTunes Store.

Vedremo che mutazione assumerà questa indiscrezione nei prossimi giorni, ma certo Apple potrebbe spendere più soldi ed energie per trovare le licenze internazionali di questi contenuti, piuttosto che rafforzarsi inutilmente dove ha già tutto.

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