App Magazine non scrive di App ma del resto, novità in edicola

23/08/2010 07:02 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Ammesso che Internet non basti al lettore, ecco nuove riviste e corsi che dovrebbero insegnare ad usare al meglio i prodotti di Apple ed a restare aggiornati su di essi.
Il segno che i prodotti di Apple sono un successo anche sul mercato italiano è la nascita di nuove idee editoriali, che si rivolgono al pubblico di Mac ed iPhone.

34-09532b_appmagazinecorsoNegli ultimi giorni c’è stato un discreto bombardamento pubblicitario in televisione per promuovere un nuovo mensile ed un corso a puntate, il primo è “App Magazine” e l’altro “Corso avanzato per Mac e iPhone” (che fascicoli di un’enciclopedia non si possono chiamare più, non fosse altro perché i corsi di lingue in cassetta audio sono finalmente archeologia, anche se non da molto tempo).

L’editore è Edizioni Master, il nuovo proprietario anche di siti come Punto Informatico che, a volte, provano a trattare pure l’argomento Apple, con fortune alterne a giudicare dai commenti dei lettori.

Già questa estate era stato lanciato “Le mie Apps“, forse più propenso a raccontare delle novità dell’App Store, ma più di recente (così nuovi che non sono nemmeno elencati sul sito) si è lanciato nelle altre pubblicazioni di cui vi diamo segnalazione.

Quello che sorprende non è tanto l’uso massiccio di loghi ed immagini ufficiali made in Cupertino, piuttosto l’assenza totale di firme negli articoli e la distribuzione tramite CD-ROM di shareware presente gratuitamente su Internet. Roba già vista e rivista fino a 10 anni fa con riviste che ormai, se sono ancora in edicola, hanno ridotto notevolmente le pagine ed eliminato da tempo il superfluo costo del CD.

Quello che si legge è un misto di hardware, software e servizi online. Non si tratta solo di applicazioni, come il titolo farebbe intendere e sembrando semplicemente un doppione dell’altra rivista, più focalizzata sul software per dispositivi iOS. Molti dei tutorial sono semplicemente traduzioni di quello che si trova su Internet con una ricerca di pochi secondi.

Certo nella pubblicità che si è vista in TV si punta ai temi “file sharing – la guida pratica per scaricare con il Mac film, musica e programmi” e “calcio gratis in HD, così i pirati lo vedono sul Mac”, che servono evidentemente a far vendere i giornali a chi crede di poter scaricare qualunque cosa gratuitamente dal web, confortando gli allergici al metallo ai polsi che però: “chi guarda non rischia, ma chi trasmette…”.

Non ci permettiamo di consigliare o sconsigliare l’acquisto di queste opere editoriali, anche perché a Milano solo 1 su 5 edicole del centro (tra le più rifornite) aveva quello che vedete fotografato qui sotto, quindi vi facciamo i nostri migliori auguri se volete provare il primo numero. Il mercato deciderà.

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