Ancora brutta figura dell’Italia sul web europeo

04/08/2009 15:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001In quasi tutte le classifiche pubblicate dalla UE il nostro paese è nelle ultime posizioni in quanto ad uso di Internet.

In quasi tutte le classifiche pubblicate dalla UE il nostro paese è nelle ultime posizioni in quanto ad uso di Internet.
 
La Commissione Europea ha pubblicato un'indagine sui 27 paesi della UE per vedere dove Internet fa progredire una nazione e dove è molto poco sviluppata, quest'ultimo è il caso dell'Italia.

La "competitività digitale" mette l'Italia all'angolo. Se in Europa il 56% dei cittadini usa regolarmente il web e l'80% tramite un collegamento in banda larga, nel nostro paese i collegamenti veloci sono a disposizione solo al 31% delle abitazioni, il che ci classifica al 24esimo posto in classifica, davanti solo a Grecia, Bulgaria e Romania. Gli italiani che usano regolarmente Internet sono il 37% (30 milioni non hanno mai aperto una pagina web), fanno meglio di noi tutti tranne Cipro, Bulgaria, Grecia e Romania.

Reti DSL in Europa sono presenti nel 100% del territorio in Francia, Danimarca e Lussemburgo (comprese aree rurali). L'Italia è all'11esimo posto con il 95,3% (l'82% nelle aree rurali, per il 15esimo posto in classifica).

Dove facciamo peggio di tutti gli altri europei è nel download di musica e film da Internet. Sarà che iTunes ancora non vende un video nel nostro paese ma l'Italia compera multimedia online solo nel 15% del casi. Il paese che più si evidenzia in questa attività è l'Olanda con il 46%.

Nel campo dei servizi pubblici l'e-government italiano è ai minimi termini, solo il 5% della popolazione va online quando necessità di servizi statali. Siamo al 22esimo posto, dietro di noi solo Polonia, repubblica Ceca, Grecia, Bulgaria e Romania.

L'Europa è il primo continente al mondo che conta più abbonati ai servizi mobili che cittadini (il tasso di utilizzo è del 119%, in Italia addirittura del 152,2%). Nel progetto "i2010", approvato da tutti gli stati membri, si intendeva rafforzare il mercato unico per le aziende e gli utenti, incentivando ricerca ed innovazione delle telecomunicazioni, saranno stati tutti ligi al dovere?

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