Amministrazione pubblica “senza carta” entro il 2012

09/03/2009 15:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Facciamo il tifo anche noi ma ne abbiamo visti molti prima di Berlusconi che tentavano di auto-convincersi che tutto si automatizzerà facendo sparire gli incartamenti dagli uffici e, ancor più difficile, dalle burocrazie statali.
Silvio Berlusconi questa mattina era a Vimercato, alla periferia di Milano, dove Cisco inaugurava il nuovo centro Business Collaboration.

05895b_berlusconiciscovimIn questa occasione il Presidente del Consiglio ha avuto modo di dichiarare: "praticamente entro il 2012 non ci sarà più carta, tutto sarà digitalizzato e di dominio pubblico".

Ce lo auguriamo tutti, noi che siamo ottimisti. Lasciateci però esprimere qualche perplessità visto che questo refrain riecheggia da qualche decina di anni e non solo da quando il ministro dell'innovazione, Renato Brunetta, ha rilanciato con il suo Piano e-gov 2012.

Bill Gates lo va dicendo da anni che grazie alle (sue) moderne tecnologie il mondo si può liberare dalla carta, via i giornali, via i libri di scuola, via i documenti, etc. Sono ancora tutti qua e resistono, a spese della foresta amazzonica.

Era il 1975 quando dal PARC di Xerox (dove non sapevano che farsene del mouse che avevano inventato, finché non l'ha visto Steve Jobs) si immaginava che al massimo dopo 20 anni negli uffici la carta non avrebbe più avuto alcun ruolo. 13 anni dopo affoghiamo ancora in mezzo ai fogli.



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