Amiamo Internet, aiutiamo la politica a capire il web

23/03/2009 22:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001A Roma stanno per fare disastri con legislazioni pazzesche su Internet. Un gruppo di veterani della rete si è incontrato a Milano ed oggi è stato scritto Manifesto Internet per creare un movimento d'opinione positivo.

A Roma stanno per fare disastri con legislazioni pazzesche su Internet. Un gruppo di veterani della rete si è incontrato a Milano ed oggi è stato scritto Manifesto Internet per creare un movimento d'opinione positivo.
 
In occasione dell'Innovation Forum 2009 di Milano (23, 24 e 25 marzo) è stata presentata l'iniziativa Amo Internet.

05990b_innovexpomi230309lunaIl direttore di Wired Italia, Riccardo Luna (illustrato accanto mentre C6.tv riprendeva lo streaming), ha aperto le danze assieme ad un gruppo di veterani di Internet, definendo questo strumento "patrimonio dell'umanità".
 
Il web non è la fogna dove regnano i pedofili, dove si ruba musica senza pagare gli autori e dove Bin Laden progetta il prossimo attacco all'occidente (naturalmente utilizzando un hotspot italiano, chiuso come ben sappiamo dal decreto Pisanu). La famosa storia di chi indica la Luna ed il fesso invece si concentra sul dito teso verso l'alto.
 
L'illegalità si Internet si può e si deve abbattere, non è chiudendo le autostrade che si elimina il problema degli incidenti. Facciano leggi molto più utili invece che tarpare le ali ad Internet, proprio mentre tanti connazionali sono ben felici di farne uso.
 
È ora di far sapere a chi ha queste immagini distorte di sintonizzarsi meglio, solo una vasta opinione pubblica cosciente può farlo. Siccome chi ama Internet è gente moderna e con la testa sulle spalle, in gran parte, muoviamoci tutti insieme. No?
 
Il gruppo Amo Internet è aperto a chiunque sia disponibile ad un confronto costruttivo, senza dogmatismo, su che cosa il web significhi. Non è una questione di destra o di sinistra per la politica, molti hanno le idee piuttosto confuse, ce le hanno chi governa ora e ce le avevano falsi miti della precedente legislatura, incapaci di sbrogliare la situazione del Wi-Fi.

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Un primo Manifesto Internet è stato pubblicato sul sito e vuole essere un punto di partenza da condividere, arricchire, promuovere ovunque per accrescere il numero di utenti di Internet che amano il mezzo, definito da Rita Levi Montalcini la scoperta più importante del secolo scorso.

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Nelle stanze del potere di Roma si stanno discutendo proposte dal dubbio valore ed il rischio è che il peggio di queste idee diventi legge in Italia. Qualcuno ha paragonato tali provvedimenti al voler togliere l'aria solo perché questa è veicolo dell'influenza. Il male che c'è in rete sia tolto ma si lasci lo strumento eccezionale, libero, anzi lo si faccia diventare ancora più aperto per una democrazia diffusa.

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