“Apple dedica tutta l’attenzione che merita ai suicidi cinesi”

01/06/2010 20:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il CEO di Apple risponde ad un gruppo di sindacalisti che protestano contro la grave situazione delle vittime nelle fabbriche cinesi di Foxconn. Aggiornato.
Si legge su MacStories che Steve Jobs avrebbe risposto direttamente a LabourStart, un sito di riferimento per il mondo sindacale, sulla tragica situazione dei suicidi presso le fabbriche di Foxconn.

Con 13 tentativi di suicidio documentati (10 riusciti), ma forse potrebbero essere di più, si dovrebbe preoccupare la società taiwanese. Foxconn ha pensato di rendere meno pesante il lavoro e l’atmosfera per i suoi operai con aumenti del 20% al modesto salario. Ma Apple che fa?

Steve Jobs ha scritto: “sebbene ogni suicidio sia una tragedia, la percentuale di suicidi di Foxconn è molto al di sotto della media cinese, tuttavia il caso ha tutta la nostra attenzione, ce ne occupiamo più di chiunque altro” linkando la pagina della Supplier Responsability. E’ stato necessario più di un messaggio per chiarire bene il significato di “we are all over this” non facilmente comprensibile da chi non mastica gli slang non scritti sul dizionario Oxford.

Secondo non confermate fonti locali Apple avrebbe deciso di contribuire al pagamento degli stipendi dei lavoratori Foxconn che assemblano iPad, iPhone, iPod e Mac.

Aggiornamento del 01/06/2010: CNN ha un video girato eccezionalmente all’interno delle inaccessibili fabbriche Foxconn.

Aggiornamento del 02/06/2010: Foxconn avrebbe ora previsto un aumento del 30% dei salari.

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