Come Apple ha corretto i bilanci grazie al metodo FASB

26/01/2010 07:02 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Pubblicati i correttivi ai bilanci trimestrali ed annuali di Apple, tutto grasso che cola per le già ricche casse di Cupertino.
La nuova contabilità di Apple è stata approvata lo scorso settembre e ieri sera abbiamo saputo che è stata messa in pratica, correggendo pure i bilanci dal 2007 ad oggi.

Grazie a questo nuovo sistema approvato da FASB – Financial Accounting Standards Board, che non spalma più su 24 mensilità (tipicamente l’abbonamento minimo di un carrier telefonico) i profitti delle vendite di iPhone ed Apple TV, l’azienda di Cupertino evita i calcoli GAAP – Generally Accepted Accounting Principles.

Inizialmente gli investitori che cercheranno di confrontare i vecchi conti di Apple con quelli nuovi si sentiranno smarriti e, per metabolizzare i risultati trimestrali non-GAAP, ci vorrà del tempo. Certamente i numeri sono ulteriormente positivi perché inglobano subito tutti i profitti senza aspettare anni, Apple ha aggiunto 25 dollari per ogni iPhone venduto e 10 dollari per ogni Apple TV.

Per esempio il primo trimestre del 2009 che valeva 10,167 miliardi di dollari di fatturato passa a 11,880 miliardi di dollari e l’utile di 1,605 miliardi di dollari diventa 2,255 miliardi di dollari.

Apple, per tentare di chiarire l’intricata situazione, ha pubblicato non solo il documento 10-Q relativo al primo trimestre fiscale del 2010, con i confronti all’analogo trimestre di un anno prima (numeri rivisti in base al nuovo metodo), ma anche il documento 10-K/A per correggere i risultati dell’anno fiscale 2009, già pubblicati con il vecchio sistema.

Il fatturato passa da 36,537 a 42,905 miliardi di dollari.
Il margine di guadagno passa da 13,140 a 17,222 miliardi di dollari.
L’utile netto passa da 5,704 a 8,235 miliardi di dollari.



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