Tattiche anti-competitive di Intel in USA

16/12/2009 16:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Per mantenere il predominio ne ha fatte di cotte e di crude su CPU e GPU, danneggiando i concorrenti ed i consumatori. Aggiornato.
Non sono finiti i guai per Intel, anzi peggiorano con la causa fatta oggi dal’antitrust statunitense FTC – Federal Trade Commission.

Uscita sconfitta dal Vecchio Continente con la multa europea di 1,25 miliardi di dollari, già il procuratore generale di New York aveva deciso di trascinare in tribunale il gigante dei processori di Santa Clara.

Il monopolio di Intel è stato analizzato nell’ultimo decennio e la FTC ha sottolineato le sistematiche campagne per sterminare la concorrenza. Tattiche che hanno funzionato perché Intel è rimasta la numero uno del settore. “Cercheremo di rimediare ai danni che Intel ha fatto alla competizione, all’innovazione e, infine, ai consumatori americani” è stata la spiegazione di Richard Feinstein, direttore dell’ufficio antitrust.

Usando minacce e premi Intel ha obbligato i maggiori produttori come HP, Dell ed IBM a non rifornirsi da aziende concorrenti, in particolare danneggiando AMD ma anche nVidia nel campo delle GPU.

Aggiornamento del 16/12/2009: Intel rigetta tutte le accuse e risponde che FTC non ha investigato bene.



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