Bussa e gli aprono, via alle API private se Jobs dà l’ok

02/12/2009 07:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Altro ribaltamento delle regole grazie all’intervento diretto del CEO di Apple, prima era vietato l’uso di tecnologie non pubbliche ma, ad personam, Apple “lascia passare”. Approvato un software ritenuto illegale senza l’intervento di Steve Jobs.
Lo sviluppatore di Pointy Heads Software ha fatto sapere ad Ars Technica di essere riuscito a convincere Steve Jobs che il suo “Knocking Live Video” doveva essere approvato, nonostante andasse contro alle regole stabilite da Apple per i software dell’App Store.

07775b_knockinglivevideoCome ci è riuscito? “Chiedendolo direttamente al capo”, infatti il giorno dopo un impiegato di Apple ha telefonato confermando l’approvazione. Magia!

Pazienza se Apple ha ulteriormente stravolto le regole alla faccia di tutti gli sviluppatori, che non le gradiscono ma le seguono alla lettera, per non vedersi rifiutato il loro lavoro.

Apple tenta di convincerci che le regole stabilite sono un sistema perfettamente funzionante, ma privatamente continua a fare concessioni di segno totalmente opposto a quelle scritte.

Tale Brian Meehan ha scritto un messaggio a Steve Jobs spiegando che l’uso di API private era necessario per il suo applicativo, il primo che consente una comunicazione diretta tra due dispositivi mobile Apple, comprensiva di streaming video.

Un iPhone (tutti i modelli) può trasmettere in tempo reale un filmato ad un altro utente di iPhone (per iPod touch funziona solo con le fotografie), sia che si trovi su rete Wi-Fi che 3G. La novità sarebbe quindi anche lo streaming su rete dati dell’operatore cellulare, finora impedita da AT&T (che, al tempo, aveva fatto il bello e cattivo tempo anche per tutti gli altri carrier partner di Apple).

Knocking Live Video” è disponibile gratuitamente su App Store per i primi 50.000 download.

Apple ha introdotto un sistema automatizzato per scovare API private e quindi impedirne l’approvazione. A Cupertino dovranno buttare tutto, evidentemente.



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac