PEC gratis il primo anno per i giornalisti lombardi

27/07/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Una legge obbliga ad utilizzare la posta certificata per comunicare in modo ufficiale. Un’offerta per chi fa della scrittura una professione.
Entro la fine di novembre tutti i giornalisti sono tenuti ad avere un account di PEC – posta elettronica certificata, lo ha deciso il decreto legge 185 del 28/11/2008.

Per la completezza si legge “posta elettronica certificata o analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comunicazioni e l’integrità del contenuto delle stesse, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali”.

Ci lucrano molti su questa ennesima complicazione ma, poiché qualcuno poteva non essere informato, abbiamo voluto ricordarlo.

Per quel che conta noi crediamo che gli ordini professionali, così come sono intesi oggi in Italia (soprattutto quello dei giornalisti), non servono a nulla. Dovrebbero semplicemente essere aboliti.

Però adesso i professionisti iscritti in albi ed elenchi costituiti con leggi di stato devono comunicare ai propri ordini il proprio indirizzo PEC entro un anno dall’entrata in vigore del decreto.

L’OdG della Lombardia si è accordato con Artema Tecnologie e Sviluppo (Aruba) riuscendo a fornire agli iscritti la possibilità di ottenere un account gratuito per il primo anno (non automaticamente rinnovabile, poi costerà 4 euro più IVA ogni 12 mesi).

L’elenco ufficiale di tutti i 22 gestori PEC italiani è qui.

Preparatevi quindi a dover gestire un nuovo account di posta che essendo pubblico sarà riempito fino all’impossibile di pubblicità non autorizzata. In teoria l’identificazione certa del mittente di ogni messaggio ricevuto ed il fatto che non si possano ricevere messaggi non certificati, rendono il servizio PEC pressochè immune dalla fastidiosa posta spazzatura. Ci scommettete?

Certo l’Italia non primeggia nell’innovazione con questo sistema assolutamente inusuale, altrove sono stati invece scelti i certificati di sicurezza da applicare alla normale posta elettronica.



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