Fusioni genetiche. Vantaggi per Apple e Google?

09/03/2009 20:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001In campo farmaceutico si succedono fusioni miliardarie, si dice che la prossima possa coinvolgere la Genentech del consigliere d'amministrazione Levinson. Per Apple più tempo da parte di uno dei migliori CEO su piazza? Aggiornato.
Nel giorno in cui Barack Obama firma la nuova legge che permette un'ampia azione sulle cellule staminali embrionali, Merck e Schering-Plough hanno annunciato la fusione delle attività farmaceutiche, poche settimane fa lo stesso accadeva per Pfizer e Wyeth.

I colossi mondiali dell'industria della salute cercano di diventare più forti e di sbilanciarsi sulla ricerca genetica per meglio affrontale le sfide che attendono l'umanità.

Genentech (azienda genetica che ha come simbolo di borsa, non casualmente, DNA) è nelle mire della svizzera Roche, che già è azionista al 55,9% della società californiana capitanata dal CEO Arthur Levinson. Sembra che, dopo vari tentativi falliti, adesso l'acquisizione del 100% di questa azienda sia vicina.

E' interessante sapere che Levinson è uno degli otto consiglieri d'amministrazione di Apple, oltre che di Google. Nell'ultima riunione degli azionisti il CEO di Genentech ha assunto un ruolo predominante in assenza di Steve Jobs ed ha egregiamente condotto le danze dell'evento.

Cedendo la società a Roche è possibile che Levinson trovi più tempo da dedicare ad altre attività e, nel caso Steve Jobs non volesse più tornare a dirigere Apple, il board dell'azienda di Cupertino avrebbe a disposizione uno dei migliori amministratori degli Stati Uniti, secondo il giudizio di analisti ed impiegati.

Aggiornamento del 12/03/2009: è cosa fatta tra Genentech e Roche, la società farmaceutica svizzera ha acquisito il 100% di quella californiana.



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