GPS e Bluetooth insieme, CSR compera SiRF

10/02/2009 13:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Fusione tra due importanti attori del panorama tecnologico. Per sopravvivere in periodi difficili bisogna integrarsi e diventare economicamente più forti.
La distanza più breve e quella più grande si fondono per le comunicazioni Bluetooth e satellitari. La britannica CSR, specializzata in processori per PAN – Personal Area Network (10 metri), compera la californiana SiRF, leader dei chip GPS – Global Positioning System (20.000 chilometri).

Per 91 milioni di sterline (circa 104 milioni di euro) saranno distribuite 0,741 azioni CSR a tutti gli investitori SiRF, che entreranno nella nuova entità con un peso del 27%. CSR paga un prezzo del 91% superiore rispetto alla quotazione di ieri di 1,08 dollari. Il nuovo gruppo dovrà pagare circa 40 milioni di euro in spese per realizzare la sinergia, la transazione avverrà entro il secondo trimestre dell'anno in corso.

La nuova azienda combinata (circa 716 milioni di euro di fatturato) è la risposta tecnica alla voglia di concentrazione di tecnologie wireless e quella commerciale per sopravvivere solo con società forti in questo periodo di crisi. Tra i maggiori produttori di navigatori satellitari che usano i chip SiRF troviamo Garmin e TomTom.

L'unione delle forze rappresenterà un'azienda tra le prime dieci del settore senza fabbriche proprie.

SiRF possiede importanti brevetti per GPS e Assisted GPS (quello usato dall'iPhone), CSR invece ne ha uno per eGPS.

Solo ieri Broadcom annunciava il nuovo processore BCM2075 che riunisce Bluetooth, GSM e radio FM (manca Wi-Fi) in un solo chip.



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