Open Tech, il clone che non sbaglia come Psystar

21/07/2008 19:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Sta per affacciarsi sul mercato un nuovo produttore di PC, basati su processori Intel. Funzioneranno con Win, Linux e Mac OS X ma sarà l'utente ad installare il sistema operativo che preferisce. Aggiornato.

Sta per affacciarsi sul mercato un nuovo produttore di PC, basati su
processori Intel. Funzioneranno con Win, Linux e Mac OS X ma sarà
l'utente ad installare il sistema operativo che preferisce. Aggiornato.
 
I guai di Psystar sono solo all'inizio, la società della Florida che da tre mesi commercializza computer con pre-installato il Mac OS X 10.5 Leopard, è stata trascinata in tribunale da Apple.

04389b_opentechpc"Non commetteremo lo stesso errore di Psystar" ci dice Elijah Samaroo, presidente delle vendite online della nuova Open Tech, un'azienda che promette di vendere prossimamente due modelli di computer che potranno far girare Windows, Linux o Mac OS X.
 
Il modello consumer "Open Tech Computer 1.0" (Intel Pentium D 945 dual core @ 3,4 GHz, 3 GB di RAM, hard disk da 500 GB @ 7.200 rpm, scheda video nVidia GeForce 8600 GT con 512 MB, l'equivalente di un SuperDrive, Wi-Fi 802.11g, alimentatore per 500 Watt, tutto per un totale di 600 dollari) ed il modello professionale "Open Tech XT" (Intel Core 2 Q6600 quad core @ 2,4 GHz, 4 GB di RAM, hard disk da 640 GB @ 7.200 rpm, scheda video nVidia GeForce 8800 GT con 256 MB, l'equivalente di un SuperDrive, Wi-Fi 802.11g, alimentatore per 800 Watt, tutto per un totale di 1.200 dollari) non sono ancora pronti.
 
Samaroo, interpellato da setteB.IT sulla questione, non si pronuncia su quanto tempo dovremo attendere per vederne uno. "I clienti riceveranno assieme al computer anche una chiara spiegazione su come installare il loro sistema operativo, per il quale sarà necessario avere una licenza d'uso" è l'agile smarcamento di Samaroo da eventuali e future cause legali di Apple.
 
Open Tech non ci spiega dov'è la loro sede (non aiuta sapere che il TLD .tk corrisponde all'isola di Tokelau, nell'area della Nuova Zelanda) e se venderanno anche in Europa. Comunque il WHOIS dice che esiste una casella postale ad Amsterdam.
 
Aggiornamento del 24/08/2008: ancora prima di avviare le attività Open Tech ed i relativi brevetti sono in vendita. Uno scarno comunicato ci è stato inviato da Elijah Samaroo. Il tentativo di farsi pubblicità non deve essere andato a buon fine.


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