ARIN: è tempo di IPv6

29/05/2007 10:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Secondo l'American Registry for Internet Numbers solo il 13% degli indirizzi IPv4 sono ancora disponibili e non dureranno oltre il 2010. La soluzione si chiama, da anni, IPv6.
Non c'è tempo da perdere, l'IPv4 è praticamente saturato.

Nell'ultimo meeting dell'ARIN – American Registry for Internet Numbers si è deciso di far migrare il più presto possibile gli utilizzatori di indirizzi Internet dal "vecchio" IPv4 al "nuovo" IPv6.

Il primo, costituito da quattro elementi numerici (byte) da 0 a 255, è formato da 32 bit. Il secondo 128 bit con una rappresentazione a otto qruppi di quattro caratteri alfa numerici.

C'è chi ha calcolato che i 3,4 x 10 alla 38esima potenza di indirizzi corrispondano a 280 milioni di miliardi di IP distribuibili su ogni metro quadrato della superficie della Terra.

Ormai gli indirizzi IPv4 ancora disponibili ammonterebbero solo al 19% del totale (16,78 milioni di IP, senza i margini di sicurezza mantenuti dai vari registry), con una base del 13% indisponibili e il 68% già assegnati.

Indicativamente si può presupporre che entro il 2010 non esistano più IPv4 disponibili.



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