Per sopravvivere BlackBerry paga $ 612 milioni

03/03/2006 23:55 CET

di Fabio M. Zambelli

 La canadese RIM conclude con un poderoso salasso la vicenda che ha tenuto banco nelle ultime settimane. Un brevetto di NTP sulla rinomata tecnologia che gestiche le email ha messo in pericolo l’esistenza dei prodotti BlackBerry, finora di grande successo.
I BlackBerry, nati nel 1999 dalla canadese RIM – Research In Motion, sono più di un telefono cellulare, sono meno di un palmare, hanno un sistema push di posta elettronica e messaggistica oltre che funzioni di navigazione del web.

Le tecnologie alla base dei BlackBerry, quindi della loro fortuna, sono state accusate dalla piccola NTP nel 2001 perché, in realtà, esattamente quelle coperte dall’unico brevetto registrato dall’azienda della Virginia di Thomas Campana Jr e Donald Stout.

Il primo processo dichiarò RIM colpevole obbligandoli a pagare 23 milioni di dollari per i danni causati a NTP ma, i canadesi, si appellarono fino ad arrivare a proporre agli accusatori una mediazione ad altissimo costo: 450 milioni di dollari.

Nessun accordo fu siglato tra le due società e quindi il tutto ritornò in tribunale.

Ora la conclusione definitiva: RIM è colpevole e paga immediatamente a NTP la cifra record di 612,5 milioni di dollari (c’era chi ipotizzava una multa da 1 miliardo di dollari, ndr).

Una simile cifra fiacca molto il bilancio societario dei canadesi, che infatti hanno già avvertito che le stime del prossimo trimestre fiscale (il quarto del 2005, che si chiuderà il 6 aprile) saranno fortemente riviste verso il basso.

Solo negli USA sono 3 milioni i clienti di RIM. In Italia alcuni modelli di BlackBerry sono commercializzati da Vodafone e TIM la quale, ha appena lanciato il modello 8700g.

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