Attendendo l’annunciazione di Lion, prepararsi per non pentirsi

11/07/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Non l’ha ordinato il medico di passare al prossimo sistema operativo di Apple, se vi trovate bene con Snow Leopard ed avete esigenze che non assicura, Lion non scaricatelo.
Luglio mette ancora a disposizione 21 giorni per consentire ad Apple di mantenere la promessa di rilasciare Mac OS X 10.7 Lion in questo mese, ma sembra che questa settimana possa essere quella buona per vedere apparire in Mac App Store il file da 4 GB per il proprio computer.

28-11392b_macappstoredownload1Ci sono migliaia di motivi per aggiornare subito, altrettanti per lasciar sperimentare ad altri i primi problemi, ma esistono anche ragioni che fanno propendere per non lanciarsi in un’avventura che potrebbe essere svantaggiosa.

La principale è che alcune applicazioni smetteranno di funzionare. Quali? Quelle molto vecchie, ma per qualcuno essenziali. Quelle nate quando i processori dei Mac erano i PowerPC prodotti da IBM e Motorola (poi Freescale).

La prima cosa da fare in queste ultime ore di Snow Leopard è controllare se tali software non siano stati nel frattempo aggiornati dai prodotti ed “elevati” al livello di applicazione universale, almeno. Così saranno funzionanti sia sui Mac con PowerPC che in quelli con chip x86 di Intel. La terza categoria è quella delle applicazioni fatte esclusivamente per Mac con processori Intel.

Potete controllare in quale delle 3 categorie la vostra applicazione indispensabile si posiziona con semplici passi. Si può individuare l’icona del software, cliccandoci sopra 1 volta e premendo il tasto CMD più la “i”, dalle informazioni si leggerà chiaramente il tipo. Oppure, per chi vuole controllarle tutte, si può aprire System Profiler (è dentro la cartella Utility della applicazioni) ed alla voce Software>Applicazioni analizzare il tipo per tutti gli applicativi sul computer. In questo caso è anche leggibile se le applicazioni sfruttano completamente la potenza dei processori @ 64 bit.

Insomma, PowerPC viene seppellito definitivamente e l’interpretazione Rosetta del sistema operativo termina il suo percorso con Mac OS X 10.6.8 Snow Leopard, in Lion non vi assisterà più. In caso contrario, dopo l’installazione di Lion, vedrete le applicazioni non più compatibili coperte da un’icona di divieto, a quel punto non ci sarà più niente da fare.

Il fatto che Lion proverrà esclusivamente da Mac App Store semplifica sì la vita alla maggior parte degli utenti, ma rende meno automatico l’avvio di un Mac dall’unità ottica. La pratica è stata utile per diversi anni in quei casi di bypass del sistema operativo installato nel Mac.

Come si può fare a realizzare un DVD oppure un drive USB (preferite almeno 8 GB per il vostro MacBook Air o Mac mini) con OS X Lion capace di avviare il Mac? Ecco un metodo in 10 semplici punti:
1) scaricare Lion da Mac App Store dopo aver pagato 24 euro, oppure dopo averlo ottenuto gratuitamente
2) sul file cliccare con il tasto destro del mouse oppure con tasto sinistro e contemporanemante il tasto CTRL, scegliendo la voce “mostra contenuto del pacchetto”
3) aprire il disco immagine “InstallESD.dmg” situato nella cartella SharedSupport, all’interno di Contents
4) duplicare tale file altrove, magari sulla scrivania
5) aprire il file con Utility Disco, selezionare sorgente e destinazione (se DVD masterizzabile inserito nello slot del SuperDrive o drive USB collegato alla presa), dopo aver premuto il tab “ripristina”
6) nominare la destinazione con “Mac OS X 10.7 Lion”, scegliere il formato Mac OS Extended (Journaled) e premere “inizializza destinazione”
7) la partizione del drive deve essere 1 sola
8) alla voce opzioni scegliere la partizione GUILD e poi premere OK
9) procedere al ripristino, ovvero alla masterizzazione
10) una volta terminato il passaggio dei dati di Lion sul DVD o drive USB controllare se si è realizzato un’unità “bootabile” e, se sì, dovrebbe essere tutto a posto.

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