Giusta eutanasia alla vita infame di MobileMe (2008-2012)

06/06/2011 22:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Smetteremo di pagare 79 euro all’anno, ma probabilmente non finiremo di spendere per andare oltre ai servizi iCloud da 5 GB dedicati alle applicazioni gratuite.
Con gli annunci di questa sera Apple mette in pensione MobileMe. O meglio li trascinerà fino a fine del mese di giugno dell’anno prossimo, per gli abbonati che avevano già rinnovato.

Non li valeva i 79 euro all’anno che Apple chiedeva dal giugno 2008. Infatti MobileMe nasceva al WWDC di 3 anni fa, già erede di .Mac ed, a sua volta, in sostituzione del gratuito iTools nato nel gennaio 2000.

Il passaggio da .Mac a MobileMe non è stato solo il cambio di denominazione, dovevano avverarsi alcune promesse entro i primi di luglio del 2008, ma “disastro” era l’unico giudizio che si è levato dalla folla che aveva fiducia nell’idea di Apple. Non solo per il mancato “push“, ma la partenza stentata è stata così grave da far suscitare il rammarico di Steve Jobs.

Come conseguenza l’incarico della supervisione dei servizi online è stata affidata ad Eddy Cue (fino ad allora a capo di iTunes) ed ai clienti è stata regalata l’estensione di 2 mesi.

Ma la soddisfazione doveva ancora arrivare. Di recente Apple ha smesso di vendere le scatole di MobileMe, facendo preludere alla fine che si sancisce oggi.

Ora Apple, mentre ricorda che l’indirizzo MobileMe è anche Apple ID per accedere a tutti i servizi online, informa della possibilità della cancellazione dell’abbonamento, inoltre avvia un sistema di rimborsi (tradotto già in italiano, un evento!) per i clienti che possiedono codici non ancora attivati. Il discrimine è 45 giorni, chi utilizza l’abbonamento da meno di 1 mese e mezzo riceverà un rimborso completo e chi lo utilizza da più tempo un rimborso parziale, calcolato da Apple in base al tempo già sfruttato.

Nessun nuovo account MobileMe si può creare, seppur in modalità prova da 60 giorni.

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