Java saluta Lion

28/02/2011 07:01 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Gli sviluppatori che hanno potuto provare Mac OS X 10.7 Lion rivelano a tutti quello che Apple vorrebbe tutelare con contratti di riservatezza. Rosetta che se ne va e pure Java.
Da giovedì scorso gli sviluppatori di Apple hanno finalmente potuto provare una delle versioni beta che precedono l’uscita, prevista per questa estate, del futuro sistema operativo per Mac “Lion“.

Per andare oltre a quello che Apple ci ha raccontato ufficialmente dobbiamo affidarci alle tante notizie e video che fioccano in modo incontrollato in queste ore, con sprezzo del pericolo di vedersi sospeso l’account di sviluppatore Apple (tanto non succede, a quanto pare a Cupertino tollerano la falsa segretezza).

In questo caso sottolineiamo più le sparizioni che le aggiunte.

Se dello sviluppo di Java su piattaforma Mac Apple non si occupa più da novembre, pronosticando che “Java SE 7 e future versioni saranno fornite da Oracle” (ex Sun), ora è chiaro che in Mac OS X Lion non ci sarà alcun runtime Java finché non scaricato direttamente da Oracle.

Da notare che in Lion non ci dovrebbe essere traccia del supporto alle vecchie applicazioni fatte per i processori PowerPC. Già Mac OS X 10.6 Snow Leopard non poteva più girare su Mac senza chip Intel, per la prima volta, ma era stata mantenuta la compatibilità con i vecchi software, grazie a Rosetta. Via anche questa componente.

Ricordiamo che non tutto quello che si vede in una versione beta di un software sarà necessariamente incluso in quella finale e, d’altro canto, potrebbero essere assenti altri progetti che si materializzeranno solo alla fine.



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