Aria fritta a parte, l’accesso al web in Italia è sempre basso

14/12/2010 19:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Eurostat sforna i dati del primo trimestre dell’anno, il nostro paese sempre al palo.
Il tempo passa ma la situazione non solo è sempre la stessa, ma peggiora, per quel che riguarda le abitudini online degli italiani.

I dati del 2008 e 2009 non erano confortanti, quelli del primo trimestre 2010 diffusi da Eurostat sono disarmanti per l’Italia, che vede la banda larga latitare. Gli utenti abituali di Internet (tutti i giorni) in Italia sono il 46%, mentre in Norvegia l’81%. Chi ha più banda larga in Europa è la Svezia con l’83% mentre fanalino di coda è la Grecia con il 41%.

Gli investimenti per diffondere la banda larga non si vedono, promessi e ridimensionati ma la situazione è immobile. La pubblica amministrazione vuole portare i ministeri online in modo efficace, per ora è stato posto come obbligo la PEC – Posta Elettronica Certificata per certe categorie ma oltre non si è andato.

Avranno un senso anche le rivelazioni di WikiLeaks sulla censura di Internet in Italia (con il recente decreto Romani, seppur con tasse molto ridotte rispetto a quelle ipotizzate inizialmente per la trasmissione radio-televisiva sul web) per non ostacolare l’informazione della TV, specialmente quella di Mediaset?

L’accesso ad Internet in Europa è aumentato dal 49% delle abitazioni nel 2006 al 70% di oggi, con una penetrazione della banda larga che ha raggiunto il 61%. Ma l’Italia non rispecchia tutto ciò.

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Molto male per l’uso dei siti governativi e delle autorità presenti online, l’Italia è 23esima su 27 paesi, meno del 40% dei cittadini li ha usati, solo la Lituania, la Repubblica Ceca, la Grecia e la Romania fanno peggio di noi.

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L’Italia è 20esima su 17 paesi per la percentuale (meno del 30%) di cittadini che hanno scelto di ordinare qualche prodotto online negli ultimi 12 mesi, siamo allo stesso livello del Portogallo e dietro all’Ungheria. Al vertice la Gran Bretagna con il 79%. La media europea è doppia di quella italiana.

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