802.11n di AirPort: non per tutti, ma in Italia è okay

29/01/2007 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Per una volta non siamo penalizzati. Alcune nazioni invece limitano le potenzialità del nuovo sistema wireless utilizzato da Apple. Tutti i dettagli della rinnovata AirPort Extreme e non solo.

Per una volta non siamo penalizzati. Alcune nazioni invece limitano le potenzialità del nuovo sistema wireless utilizzato da Apple. Tutti i dettagli della rinnovata AirPort Extreme e non solo.
 

Ad una settimana dall'inizio della disponibilità sul mercato di due nuovi prodotti di Apple, come Apple TV e AirPort Extreme, si delineano nuovi particolari.

Grazie ai manuali che Apple pubblica sulla nuova AirPort Extreme (516 KB) e sulle modalità d'utilizzo delle reti wireless 802.11n (1,8 MB), apprendiamo come usare la rinnovata base station.

 
01503b_80211nconnections
 

Intanto bisogna notare che l'alimentatore della base sarà esterno e non interno come invece annunciato per Apple TV. Al Macworld Expo di San Francisco tali componenti erano irraggiungibili ai visitatori dell'esposizione.

Come per le precedenti basi AirPort anche con la nuova Extreme permette la stampa senza fili, le modalità suggerite per l'installazione sono due: quella semplificata del collegamento via USB alla base e quella più complessa dell'utilizzo di un hub USB, per approfittare anche della modalità di condivisione di un hard disk su rete wireless.

Un kBase di Apple precisa che non è possibile utilizzare in luogo di un hard disk USB un drive removibile come un Floppy Disk o d'altro tipo. Apple consiglia poi di non localizzare la directory principale del computer proprio su questo volume.

La funzione AirTunes per distribuire il segnale audio di iTunes senza fili continua ad essere, per ora, una prerogativa della AirPort Express (ridotta di prezzo ma non aggiornata ancora al sistema 802.11n).

Le reti miste tra wireless operante nella banda 2,4 GHz (802.11b e 802.11g) e quello dei 5 GHz (802.11a e 802.11n) saranno possibili collegando via Ethernet la vecchia e la nuova base, come illustrato nello schema precedente.

Dai manuali distribuiti online, in anticipo, scopriamo anche un nuovo pannello di controllo tutto dedicato ad AirPort.

 
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Chissà se da qualche parte in questo pannello si troverà il campo dove inserire il codice che abilita l'802.11n draft sui Mac predisposti, ottenuto a seguito del pagamento della "tassa" imposta.

Con la nuova AirPort Utility è possibile distinguere meglio i vari modelli di base station, indicarne il corretto funzionamento, riconoscere le stampanti e hard disk collegati, scegliere su che frequenza/standard/quasi-standard operare (802.11n compatibile con 802.11b/g; 802.11n solo su 2,4 GHz; 802.11n solo su 5 GHz; 802.11n compatibile con 802.11a) e quale potenza utilizzare… a seconda delle regolamentazioni nazionali.

802.11n non è un sistema wireless che può essere sfruttano completamente, in alcuni paesi.

Apple informa che fino a 50 utenti potranno collegarsi alla rete wireless in grado di offrire prestazioni fino a 5 volte superiori e il doppio della portata dei network basati sul Wi-Fi 802.11g.

Riguardo alla portata (quantomeno nella rappresentazione grafica) della nuova base station abbiamo già descritto le differenze sulle varie pagine internazionali del sito di Apple. Il nuovo modello è comunque capace di una potenza del segnale di 20 dBm, superiore ai 15 dBm delle vecchie basi.

Quanto invece alla quintuplicazione delle prestazioni rispetto ad IEEE 802.11g, il fatto è dibattuto. Proviamo a fare chiarezza.

Come scritto da Apple, la nuova AirPort Extreme si basa sulla specifica provvisoria 802.11n (compatibile con gli standard IEEE 802.11a, IEEE 802.11b e IEEE 802.11g). Tale sistema è un utilizzo ampliato della banda wireless, il "wide-channel" non sarebbe tuttavia consentito in Austria, Estonia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Lettonia, Slovacchia e Spagna.

 
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Le specifiche tecniche della AirPort Extreme riportano i canali concessi nelle varie nazioni: 1>11 + 36>48 + 149>165 negli USA e Canada; 1>14 + 36>64 in Giappone; 1>13 + 36>140 in Europa; 1>13 + 36>64 in Australia, Nuova Zelanda ed Hong Kong. Ricordiamo che 802.11n sceglie automaticamente i canali disponibili.

Il sito di Apple, per capire meglio la situazione, ci viene in aiuto solo fino ad un certo punto.

Sulle pagine relative agli Stati Uniti, Francia e Italia si indica un aumento di velocità pari a 5 volte tanto, visto che in queste nazioni non sussisterebbero impedimenti normativi.

L'aumento della velocità è indicato in 2,5 volte per la Gran Bretagna, Germania e Spagna, nazioni dove sarebbe impedito il "wide-channel". Tra queste ci sarebbe però anche il Giappone, come abbiamo visto in precedenza. Apple però insiste a specificare un aumento della velocità per AirMac Extreme pari a 5 volte.

Tecnicamente parlando 802.11n opera sia con velocità di 20 MHz e 40 MHz, la prima corrisponde ad un aumento di 2,5x della velocità dei dati trasmessi, la seconda a 5x. In Gran Bretagna (e altre nazioni) la base station opererà nella modalità 802.11n a 5 GHz con un aumento di "solo" 2 volte e mezzo della velocità, cioè utilizzando 20 MHz.

Se l'Apple TV (che anch'essa fa uso di 802.11n) sarà o meno in grado di ricevere contenuti multimediali con il "solo" incremento di velocità di 2,5x è tutto da verificare.



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