2 pesi e 2 misure della censura che piace o no a Google

26/03/2010 18:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Si fa un gran parlare della Cina ma Google è un motore di ricerca completamente trasparente in tutti gli altri paesi?
Come si fa a non condividere le puntuali osservazioni fatte da CNN sulla storia di una Google ribelle alle censure in Cina?

La battaglia che combatte il principale motore di ricerca di Internet è sacrosanta, ma se queste tesi di democrazia vengono sostenute in Cina perché non erigerle anche altrove?

Infatti il doppiopesismo di Google è stupefacente. Oltre 25 nazioni hanno in passato bloccato almeno una volta i siti del gruppo Google ed altre hanno concordato con Mountain View speciali censure. Nella lista non compaiono solo stati con democrazie non completamente compiute ma anche Francia, Germania, Spagna e Polonia, sulle quali non dovremmo temere nulla riguardo ai diritti di libera espressione.

In Turchia è ritenuto criminale diffamare il patriarca Mustafa Kemal Ataturk, lo stesso in Tailandia per la denigrazione del monarca Bhumibol Adulyadej e via di seguito con: Arabia Saudita, Bahrein, Bielorussia, Birmania, Brasile, Corea, Cuba, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Fiji, India, Indonesia, Iran, Marocco, Pakistan, Siria, Tunisia, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam.

Nei paesi europei più colpiti dal nazismo come Francia, Germania e Polonia, i siti che ospitano materiale o contenuti che negano l’Olocausto non sono linkati da Google.

Se gli avvocati di Google ritengono che una richiesta nazionale possa essere realmente una legge di quel paese possono decidere di modificare il database ma, se non si procede in questo senso, il sito potrebbe dover fronteggiare un blocco.

CNN non fa accenno all’Italia ma ha fatto temere molti il caso delle fotografie di Silvio Berlusconi insanguinato che, dopo l’aggressione di piazza del Duomo a Milano, non si sono trovate per un certo periodo. Google ha negato un intervento, ricordando che nemmeno nel caso di Michelle Obama il motore di ricerca aveva tolto immagini offensive.

Tuttavia anche in USA alcune query sono censurate, per esempio le richieste di “come si fa una bomba?” oppure “dove comperare eroina?”. Google auto-censura la pedo-pornografia ovunque, sia nelle nazioni che hanno una legislazione sul problema e sia in quelle che non ce l’hanno. Non i siti anti-semiti.

Insomma chi giudica cosa va bene e cosa no?



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