Wi-Fi nel metrò di Londra, chiamatela innovazione

01/11/2010 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il sindaco della megalopoli britannica che nel 2012 accoglierà i Giochi Olimpici estivi aveva promesso la copertura totale della città con il segnale wireless. Loro il decreto Pisanu non ce l’hanno e ce la stanno facendo.
Da oggi la stazione di Charing Cross a Londra potrà offrire, a 103 anni dalla sua apertura, il Wi-Fi a tutti i milioni di passeggeri delle linee metropolitane Bakerloo e Northern, oltre a quelli dei treni.

44-09961b_charingcrosswifilondraBT ha deciso di sperimentare il servizio per 6 mesi, la rete wireless sarà gratuita per tutti gli abbonati BT Openzone e BT Fon con un certo numero di minuti Wi-Fi, oppure acquistabile ad ore con i vari partner in roaming. Quella di Charing Cross sarà la prima stazione metropolitana con accesso ad Internet, invece nelle stazioni ferroviarie principali si trova da tempo il collegamento wireless di più fornitori, con tariffe in concorrenza.

Boris Johnson ha promesso, fin dal 2008, che la città da lui amministrata con lungimiranza sarà interamente coperta dal segnale Wi-Fi entro le Olimpiadi dell’estate 2012.

A Londra, come nel resto del mondo civilizzato, si trovano moltissimi punti d’accesso ad Internet senza dover farsi fotocopiare la carta d’identità (che nemmeno esiste in Gran Bretagna, l’avevano creata nel 2006 ma ora le stanno distruggendo) od usare altri bizzarri metodi per farsi schedare dalle autorità. Non è quello di Charing Cross il caso, visto che l’operatore ha già traccia del cliente o del pagante (con carta di credito) sul luogo, tuttavia non si esclude la gratuità per certi periodi promozionali futuri.

Si metterebbero a ridere i londinesi se sapessero che da noi esiste il decreto Pisanu, ridono meno i britannici quando vengono in Italia e cercano di accedere ad Internet. I metodi para-identificativi studiati finora (come quello degli SMS) non valgono per i telefoni cellulari che hanno una scheda SIM non italiana.

Altro che studiare metodi di liberalizzazione del Wi-Fi, per non fare ulteriori danni l’unica cosa nella quale si devono impegnare i nostri rappresentanti in Parlamento è specialità con la quale ci ha deliziato per anni: il nulla. Lasciate decadere il decreto (che alcuni non sanno nemmeno quando scade) al 31 dicembre e l’obbligo non esisterà più. Saremo tutti liberi.



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