Un paio di spot dell’iPhone 4 (1 rifatto) sulle TV italiane

21/02/2011 07:07 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Poche variazioni per dire un po’ più di verità riguardo ai contenuti disponibili su iTunes Store. Si aggiunge nella nostra lingua anche quello che esalta le caratteristiche rispetto al modello precedente.
2 mesi e mezzo dopo la prima messa in onda dello spot “Every” italianizzato, dedicato all’iPhone 4, da ieri è in onda sui canali televisivi italiani una versione leggermente modificata dello stesso.

Le differenze della prima versione rispetto all’originale in inglese per gli Stati Uniti le avevamo già notate, guardando il nuovo filmato si notano alcune novità.

Si inizia con la schermata iniziale dove si legge la data di lunedì 22 (probabilmente quello dello scorso novembre), al posto di mercoledì 20, poi parte il commento nella nostra lingua di Matteo, lo stesso già sentito. Dopo la ragazzina lentigginosa cambia il film Pixar, prima era “Geri’s game” ed ora è il cortometraggio “For the birds” (in USA era “Up”). Tutto immutato per il resto: la testata di Repubblica ingrandita nel magnifico schermo dell’iPhone 4, il testo evidenziato nell'”Orlando furioso”, il messaggio di Twitter, la scelta della musica con le copertine, il gioco Infinity Blade ed il video della bambina che divora una fetta d’anguria.

Cambia alla fine la dicitura sotto al logo di Apple, che prima diceva “contenuti disponibili su iTunes. Infinity Blade disponibile prossimamente” ed ora “contenuti disponibili su iTunes”. I film di Pixar non erano disponibili al tempo della prima versione, mentre ora qualcosa di Pixar c’è (solo e sempre 3 titoli, ma non “Geri’s game”), almeno però “For the birds” è venduto a 2 euro e mezzo (si trova ovunque gratuitamente, YouTube compreso).

Lo abbiamo visto sia con il logo finale di TIM che di Vodafone, ma non di 3 che forse deve tirare di più la cinghia.

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Il secondo spot, anch’esso in onda da ieri sui principali canali italiani, è la versione italianizzata di “Longer” (trasmesso in USA lo scorso novembre).

In questo filmato pubblicitario, dove si vuole evidenziare la lunga durata della batteria in uno smartphone molto sottile, che consente all’utente di fare più cose con una ricarica, di diverso dall’originale in inglese ci sono molte cose.

Ancora una volta la data iniziale da lunedì 22 passa a venerdì 19, poi è stata localizzata nella nostra lingua la presentazione aperta come allegato in Mail, cambia il gioco (dal meno popolare hockey, qui in Italia, non si poteva che andare sul calcio), lo spezzone di un film Pixar (come rammentavamo prima, su iTunes Store Italia, la selezione è solo di 3 titoli) non riguarda “Monsters & Co” ma il cortometraggio “One man band“, per la musica si parte sempre da Alicia Keys ma si finisce questa volta ai Phoenix invece che ad Al Green, resta uguale la sequenza di registrazione di un video, montaggio con iMovie, condivisione attraverso un messaggio e su Facebook.

Il download del gioco è diverso, per il mercato USA era GT Racing e per noi Cut the rope, accanto ad icone sulla schermata dello smartphone differenti, segue la lettura di un libro e non si tratta di “The ketchup conundrum” (sempre Malcolm Gladwell) come nella versione inglese, bensì del sesto capitolo de “L’innocente” (disponibile tra i testi gratis del Progetto Gutenberg, visto che su iBookstore non c’è nulla in vendita per l’Italia) di Gabriele d’Annunzio. Al momento di dimostrare la videochiamata FaceTime la figura in miniatura passa da sinistra a destra ma è sempre lo stesso uomo, mentre l’immagine grande della donna è cambiata (il menu è stato tradotto da “end” a “fine”).

Conclude il tutto la schermata bianca con il logo di Apple in grigio e la lunga dicitura degli avvertimenti sulla comparazione della batteria sull’iPhone 3GS, sulla necessità della rete Wi-Fi per FaceTime e della disponibilità dei contenuti su iTunes (con la differenza che in Italia non si legge “banda larga mobile non disponibile ovunque”), che proseguono anche sotto al logo dell’operatore italiano, TIM in questo caso. Nella versione USA il disclaimer c’era solo sotto ad AT&T.

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