Furti di iPod e iTunes Music Store. Pecunia non olet?

04/09/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Apple vende musica, videoclip, spettacoli televisivi e audiolibri da iTunes Music Store. Per acquistare questi contenuti multimediali serve il software iTunes e questo potrebbe essere utile per segnalare eventuali iPod rubati.

Apple vende musica, videoclip, spettacoli televisivi e audiolibri da iTunes Music Store. Per acquistare questi contenuti multimediali serve il software iTunes e questo potrebbe essere utile per segnalare eventuali iPod rubati.
 
Il sito StoleniPods (che significa "iPod rubati") del neo-laureato in legge J. Alain Ferry sostiene una tesi interessante, chissà se a Cupertino vorranno ascoltarlo?

C'è un numero sempre più alto di iPod rubati in circolazione, l'oggetto del desiderio di molti ha un prezzo non accessibile a tutti e, qualcuno, potrebbe cadere nella trappola dell'acquisto incauto, quello fatto presso ricettatori di materiale sottratto ai legittimi proprietari.

Rubati dall'auto, sfilati da una borsa, minacce ai passanti… i metodi sono tanti e addirittura violenti, poco più di un anno fa il caso estremo di un accoltellamento mortale nella metropolitana newyorkese, per appropriarsi di un iPod di un ragazzo.

Qualche vittima di questi reati ha provato a comunicare ad Apple i dati dell'iPod rubato, in particolare il numero di serie del prodotto. Pare che Apple, nonostante la registrazione del numero seriale in un database, risponda di mettersi l'animo in pace perché ci saranno ben poche speranze di vederselo riconsegnato dalle autorità.

Apple potrebbe trovare le tracce di un iPod rubato, grazie al numero di serie, solo al momento del contatto con un centro assistenza o con il customer service diretto, quando il "nuovo" proprietario lamentasse un malfunzionamento. Ma lo fa?

Nel maggio del 2005 il Washington Post riportava la storia della signora Karen Todd che aveva riconosciuto l'iPod appena rubato al marito da un'asta su eBay.

A titolo d'esempio Segway, che ha da poco rinnovato la gamma dei dispositivi di trasporto personale lanciando i modelli i2 e x2, ha fin dall'inizio delle proprie attività commerciali istituito l'obbligo di verificare rigorosamente sempre il numero seriale di ogni Personal Transporter portato in assistenza, anche solo per la sostituzione del più piccolo pezzo di ricambio.

Su StoleniPods ci si chiede, non senza qualche ragione, perché Apple non voglia fare qualcosa di più per tutelare i propri clienti e viene spiegato che le possibilità tecniche ci sarebbero tutte.

Da iTunes è possibile leggere il numero seriale degli iPod collegati ed eventualmente trasmettere i dati a Cupertino, ma questo non viene fatto.

Per Apple l'iPod è vincente anche perché deve per forza usare iTunes sia per caricare la propria musica che quella comperata da iTunes Music Store.

Apple inoltre vende file multimediali, la maggior parte dei quali finisce negli hard disk o nelle memorie statiche degli iPod, ma che sia un iPod "pulito" o uno sottratto, a Cupertino non fanno differenza.

E dire che Apple, quando aveva la necessità di delineare bene il profilo dell'ascoltatore di musica, non si è fatta troppi scrupoli di trasmettere surrettiziamente i dati della sua libreria di MP3 su iTunes, ai server di Cupertino. Salvo poi, una volta affiorato in superficie il sistema, trasformarlo nel servizio a valore aggiunto "Mini Store" di iTunes, attivabile a discrezione dell'utilizzatore.

Se l'effetto Grande Fratello è buono per Apple, dovrebbe poter venir utile anche ai proprietari di iPod.

Per il momento StoleniPods sta raccogliendo migliaia di nomi di persone che concordano con queste tesi, ma non è ancora ben chiaro come utilizzare tanto supporto, forse creare un sistema di prevenzione, sottoscrivere una petizione, mettere addirittura in piedi una class-action?



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