Fornitori ed assemblatori: calpestare i diritti è merito?

28/07/2009 13:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Non solo Apple non reagisce con i fatti alle tragiche notizie cinesi (che reiterano quello che già si sapeva da anni) ma affida nuovi prodotti agli stessi soggetti che hanno dato prove negative della loro condotta.
Sono tre i "se" che leggerete tra poco.

Se è vero che Foxconn non tratta in modo corretto i suoi dipendenti, perché a Cupertino si affidano a questa azienda anche per il nuovo ed ipotizzato iTablet?

Se è vero che Wintek non attua i diritti sindacali ai suoi dipendenti, perché a Cupertino rinnovano la fornitura di schermi LCD aggiungendo l'ibrido che Apple si appresta a fare tra un laptop ed un iPod touch?

Se è vero che le batterie del prossimo dispositivo portatile da 10" di Apple saranno fornite da Dynapack allora erano corretti i timori sulle batterie che si surriscaldano in alcuni iPod?

The Register ha tradotto la stampa cinese che proprio queste tre aziende cita tra quelle sul nuovo contratto di fornitura di Apple.

Le risposte sono attese ma c'è da supporre che solo i bassi costi che assicurano le fabbriche cinesi siano gli unici fatti che importano.



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