CalPERS insiste: azionisti votate per il piano di successione

04/02/2011 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Serve assolutamente il nome del CEO che arriverà dopo Steve Jobs, facendo tutti gli scongiuri del caso è bene avere un piano ufficializzato. Sarà Tim Cook ma bisogna metterlo nero su bianco.
Alla riunione annuale degli azionisti di Apple del prossimo 23 febbraio si concluderanno le votazioni sulle mozioni proposte.

Tra quelle che Apple non sostiene c’è quella molto importante avanzata in tempi non sospetti dal potente fondo pensione CalPERS – California Public Employees’ Retirement System, la numero 5 chiede all’azienda di creare un piano di successione per il CEO. Con le ultime cattive notizie sulla salute di Steve Jobs la questione si fa ulteriormente urgente.

Apple ha risposto che dichiarare in anticipo e pubblicamente i nomi dei successori sarebbe uno svantaggio competitivo, perché altre aziende potrebbero tentare di “rubare” questi importanti dirigenti con proposte economiche che porterebbero al massacro.

Sta di fatto che, ufficialmente, non sappiamo che ha in mente di fare il consiglio d’amministrazione di Apple, se Jobs dovesse (non lo vuole nessuno) decidere di lasciare la carica di amministratore delegato. E’ quasi sicuro che il COO Tim Cook, già uomo di fiducia del co-fondatore, sia il predestinato, ma sembra una scusa piuttosto assurda non ufficializzare il percorso professionale di uno dei più pagati manager della Silicon Valley e che ha dimostrato fedeltà assoluta all’azienda.

Non solo CalPERS, con le sue 2.642.237 azioni AAPL (un valore di circa 907,4 milioni di dollari), ha nuovamente sollecitato gli azionisti per un voto positivo a favore della proposta 6, ma secondo FT – Financial Times ora anche il fondo pensione Central Laborers’ Pension Fund sarebbe di questo parere.

Con l’occasione diamo conto delle recenti operazioni sulle stock option da parte di dirigenti e membri del consiglio d’amministrazione di Apple: Bertrand Serlet (regala 100 azioni e ne veste 95), Jeff Williams (veste 2.095 azioni e ne vende 24.500), Peter Oppenheimer (veste 95 azioni), Bob Mansfield (veste 95 azioni), Tim Cook (veste 95 azioni), Arthur Levinson (acquisisce e vende 990 azioni), Al Gore (acquisisce e vende 990 azioni), Millard Drexler (acquisisce e vende 990 azioni), William Campbell (acquisisce e vende 990 azioni) e l’ultimo arrivato Ronald Sugar (acquisisce e vende 185 azioni). Nella gran parte di casi si trattava di scadenze obbligatorie decise con largo anticipo.



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac