BitTorrent nell’iPhone: tu sì, tu no, tu sì, tu no…

12/05/2009 08:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Apple rifiuta un software perché BitTorrent è cosa brutta e cattiva (a prescindere) ma poi è regolarmente disponibile un'altro che fa le stesse cose e pure male.

Apple rifiuta un software perché BitTorrent è cosa brutta e cattiva (a
prescindere) ma poi è regolarmente disponibile un'altro che fa le
stesse cose e pure male.
 
Ieri si è saputo dal sempre puntuale iLounge che Apple, nel suo spreco di energie in censure a destra ed a manca (il colabrodo fa ovviamente passare errori ridicoli o softcore non ancora gestibili dall'OS 2.2.1 dell'iPhone/iPod touch), ha rifiutato un software per App Store denominato "Drivetrain".

06329b_trackrApple questa volta va all'ammasso e ritiene che un client compatibile con BitTorrent serva "principalmente" a scaricare contenuti che scavalcano i diritti d'autore, dimenticando che molti software di grandi dimensioni possono regolarmente sfruttare questo canale come download alternativo e spesso meno intasato. Un solo esempio il nuovo OpenOffice 3.1.
 
Ancora una volta Apple non ha una posizione unica se ha invece approvato "Trackr", un software (da 2,40 euro e non eccelso nel funzionamento) che segue i feed RSS e che traccia i torrent via RSS, da scaricare con µTorrent o Transmission. Eccolo accanto.
 
I due software fatti per App Store sono simili nello scopo. Come la mettiamo?
 
Il protocollo P2P di BitTorrent, per quanto sia convinto del contrario il giudice Tomas Norström in odore di conflitto d'interessi, non è illegale. Chi va in corsia d'emergenza quando c'è coda in autostrada va punito ma non per questo le autostrade dovrebbero essere chiuse perché esiste questo pericolo.


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