Apple e W3C, questione di brevetti

11/07/2011 07:03 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001I brevetti parte di standard, i brevetti che Apple vuole far fruttare ed i brevetti che vorrebbe dopo averli pagati salati. E’ vita veramente dura quella dei legali. Aggiornato.
Tra i 314 membri del W3C – World Wide Web Consortium, è Apple un importante fornitore di idee ma anche una grossa preoccupazione, quando si tratta di brevetti.

Le invenzioni che entrano a far parte di uno standard W3C devono essere gratuite, mentre quelle di aziende come Apple sono eventualmente utilizzabili da altri dietro al pagamento di licenze. Ma ci sono alcuni problemi con i widget e non da oggi.

Eppure, la novità è l’inclusione nella tecnologia del brevetto 7.743.336 e dell’applicazione 20070101146 richiesti in USA da Apple. Il conflitto è citato dal canale Twitter dell’istituto che governa e standardizza i protocolli di Internet, assieme al suo creatore Tim Berners-Lee.

Apple non cede sulla possibilità di fare causa a chi usa le sue invenzioni ed il W3C ha tutte altre prerogative.

Secondo FOSS Patents il conflitto è ancora più spiacevole perché sta verificandosi con uno dei suoi membri.

Cogliamo l’occasione per aggiornarvi sull’asta degli oltre 6.000 brevetti canadesi di Nortel, vinti dal consorzio Rockstar Bidco (EMC, Ericsson, Microsoft, RIM e Sony, capitanate da Apple) per 4,5 miliardi di dollari, tasse escluse. Come ampiamente prevedibile saltano fuori irregolarità, contestate dall’AAI – American Antitrust Institute ed allo studio della giustizia canadese.

Aggiornamento dell’11/07/2011: gli avvocati di Nortel hanno fatto sapere che le principali obiezioni alla vendita dei brevetti sono state risolte e mancano solo altri piccoli particolari.

Aggiornamento dell’11/07/2011: i tribunali statunitensi e canadesi avrebbero approvato la vendita dei brevetti al consorzio vincente.



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