Omesso controllo nelle applicazioni, nuova causa per Apple

20/10/2010 11:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Si è tirata la zappa sui piedi quando ha deciso che tutto doveva essere controllato e vagliato, Apple non lo ha fatto per l’ennesima volta e deve subire una causa legale per uso non autorizzato di una fotografia.
Apple scrive nel contratto con gli sviluppatori di applicazioni per l’App Store che, per le eventuali immagini usate, si deve possedere il diritto di farlo. Apple, altresì, dice di valutare singolarmente tutti i software prima di autorizzarne la vendita.

Nel caso di Rebecca Battino non è andato tutto liscio. Ebbene sì, succede anche per i software statunitensi e non solo quelli stranieri (dei quali a Cupertino ignorano molto).

L’agenzia Bloomberg riassume la situazione: la studentessa 19enne Battino di Woodmere ha fatto causa (1:10-cv-07862-LTS) ad Apple, Samba Studios ed al suo proprietario Mario Bosch, più una decina di altri non specificati accusati (forse qualche ex fidanzato che le ha giocato un brutto scherzo, tipico delle vendette delle coppie scoppiate), per 1 milione di dollari di danni. Il computer della ragazza era stato meta di un hacker ed era stata prelevata una sua foto da 16enne, per includerla in un’applicazione denominata “eXtreme Cam Girls”, uscita nel novembre 2009.

Il software da 2 dollari, che ora non è più disponibile su App Store, era destinato ad un pubblico di età superiore ai 17 anni e conteneva fotografie di fanciulle “reali” più o meno svestite ed in pose provocanti. Chissà quante al corrente di questa operazione? Battino asserisce che nessuno, né lo sviluppatore né Apple, ha mai chiesto ed ottenuto il permesso di usare quella foto, che l’ha associata inconsapevolmente a quel software.



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