Canto del cigno per Xserve, fine di una categoria di Mac

31/01/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il server da 1U per i rack da domani non sarà più in vendita, Apple non ci ha mai creduto perdendoci soldi e tempo. Aggiornato.
Avete ancora tutta la giornata di oggi se pensate che un Xserve faccia al caso vostro, Apple ha già annunciato che il 31 gennaio 2011 sarebbe stato l’ultimo giorno di vita di questo anomalo Mac con funzioni server altamente professionali.

05-10493b_xserveintelAnche con il recente rinnovamento del sito Apple elencava ancora sia la versione da 2.900 che 3.470 euro (con singolo e doppio processore Intel Xeon “Nehalem” a 4 nuclei), ma evidentemente gli ultimi ordini saranno evasi personalmente visto che le consegne sono previste in aprile.

Xserve non è stato un prodotto particolarmente fortunato dal settembre 2002 ad oggi, ha attraversato tutte le fasi di Apple ma con poco sostegno tra le aziende che avrebbero potuto essere interessate, addirittura nel novembre 2008 Apple si liberava del responsabile Al Shipp senza sostituirlo. La versione G4 smetteva di essere prodotta nel gennaio 2004, quando arrivava quella con G5. Nel frattempo sia la versione cluster che RAID non facevano più parte del listino.

In particolare l’Xserve con chip G5 di IBM è stato l’ultimo PowerPC venduto da Apple, fino all’agosto 2006, quando già i chip di Intel equipaggiavano l’intera gamma.

Secondo le affermazioni attribuite a Steve Jobs questa categoria di prodotti è sempre stata poco venduta, sulle colpe di com’è andata a Cupertino dovrebbero però farsi qualche esame di coscienza.

Da domani resteranno in vendita solo i seguenti server: il Mac Pro da 2.900 euro ed il Mac mini da 1.000 euro, per coprire le esigenze “alte” e “basse” della clientela.

Qualcuno è però pronto ad approfittare, forse in collaborazione con Apple, dell’assenza degli Xserve. Active Storage rivelerà la sua proposta apparentemente alternativa ad Xserve alle ore 15 (italiane).

Aggiornamento del 31/01/2011: il prodotto di Active Storage si chiama ActiveSAN ed ha 4 moduli per i drive, è un controller di metadata fatto per lavorare con Xsan su sistema operativo Linux. Nell’annuncio non si fa accenno al supporto diretto di Apple.

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