1,6 milioni di dollari pagati da Apple per le lobby del 2010

04/02/2011 20:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Viene mantenuto dall’azienda di Cupertino un basso profilo nel sostegno alle legislazioni che possono servire ad Apple. Nuovo studio di consulenza.
Tempo di bilanci per le lobby delle aziende statunitense che fanno (legalmente) pressione sui legislatori di Washington, perché portino l’acqua al loro mulino.

Apple, come le altre aziende, spende qualche milione di dollari ogni anno nelle sovvenzioni agli enti governativi. Adesso che conosciamo i contributi dell’ultimo periodo dell’anno, nel 2010 il totale ha raggiunto la cifra definita “di basso profilo” di 1.610.000 dollari (Microsoft ne spende circa 4 volte tanto).

Nel primo trimestre Apple ha speso di 560.000 dollari, nel secondo trimestre 330.000 dollari, nel terzo trimestre 340.000 dollari e nel quarto trimestre 380.000 dollari.

Tra i temi ai quali si è interessata Apple leggiamo nei documenti ufficiali i seguenti: diritti d’autore, marchi registrati, brevetti, tasse, educazione, telecomunicazioni, ecologia, commercio, crimine, giustizia, forze dell’ordine, budget, salute, lavoro, antitrust, sicurezza, investimenti, SEC ed istituzioni finanziarie.

Oltre alla solita supervisione di Catherine Novelli Apple si è fatta aiutare dallo studio Fierce Isakowitz & Blalock di Washington. Secondo Politico l’azienda californiana si è servita dell’esperienza di Mark Isakowitz e Kirk Blalock (avevano collaborato a vario livello con l’ex presidente George Bush).

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