WebGL supportato un po’ sì ed un po’ no. Vediamo la situazione

20/06/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Apple lo userà nei banner interattivi iAd ma non nel prossimo sistema operativo mobile e Microsoft lo bolla come pericoloso. La solita storia di chi tira l’acqua al proprio mulino.
Che WebGL, standard grafico tridimensionale in costruzione sulla base di OpenGL ES con HTML5, soffra di qualche vulnerabilità è noto da 40 giorni, ma solo giovedì scorso Microsoft ha avvertito i suoi sviluppatori che sarebbe bene stare alla larga da queste API. Non deve essere comunque un caso che a Redmond sviluppino con maggiore impegno DirectX, concorrente proprio di WebGL, ma disponibile solo su Windows.

25-11276b_webglDato che Internet Explorer sembra che debba avere un futuro estraneo a WebGL, che fanno gli altri? Apple, per esempio, ha già spiegato che WebGL non sarà supportato in iOS 5 (in arrivo in autunno), se non all’interno dei banner interattivi iAd, che in Italia e molti altri paesi ancora non sono arrivati. Si tratta di una sorpresa per la comunità degli sviluppatori, visto che Apple dovrebbe essere tra i supporter principali di WebGL, ma che non vuole concedere troppo potere alle applicazioni web, a discapito del software da distribuire via App Store.

WebGL potrà quindi surrogare le potenzialità di Flash, che nella pubblicità è usato intensamente, ma su iPad/iPhone/iPod touch non c’è un piano certo di vederlo dentro al browser Safari. Quello che invece succederà in Mac OS X 10.7 Lion lo vedremo tra poche settimane.

Con il rilascio delle prime versioni di Firefox 5 il browser open source di Mozilla (che aveva inizialmente sviluppato WebGL, prima di darlo al consorzio Kronos Group) risolverà i problemi riscontrati su Firefox 4 con WebGL.

Chrome di Google è al lavoro per sfruttare al meglio l’accelerazione 3D hardware e si prosegue il lavoro, già Chrome 13 ha fatto enormi passi avanti sulla sicurezza bloccando le prime minacce identificate (cross-origin texture).

Chi gestisce le sorti di WebGL si smarca dalle accuse di Microsoft.



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