Viviane Reding sui problemi creati da Apple e Sony

04/05/2011 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L’UE vuole più rispetto per la privacy dei cittadini europei ed i recenti esempi di come si sono mosse le aziende straniere è decisamente migliorabile.
Si attendevano notizie anche dall’Europa sulle presunte violazioni alla privacy degli utenti di Apple e Sony, eccole.

Il commissario alla giustizia Viviane Reding ha sottolineato, in un discorso di ieri a Bruxelles, che queste aziende devono ricostruirsi immediatamente la credibilità “con organizzazione e misure tecnologiche che garantiscano protezione contro la dispersione dei dati personali o contro accessi ingiustificati agli stessi”.

Il New York Times ci testimonia l’osservazione della Reding sul ritardo con cui Sony ha risposto pubblicamente alla questione della violazione dei PlayStation Network e Qriocity: “7 giorni è troppo tardi”. Mentre per Apple, che ha negato di voler tracciare gli spostamenti dei possessori di dispositivi iOS, l’atteggiamento tenuto “mina la fiducia dei cittadini”.

L’agenzia Bloomberg ha raccolto il pensiero della Reding sulle tendenze di Internet: “se un social network con sede in USA e con dati conservati sul cloud ha 200 milioni di utenti europei, deve rispettare le leggi europee”. Queste non consentirebbero ritardi nell’informazione agli utenti coinvolti.



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