Vergogna Italia per l’accesso al web, tra i peggiori

02/12/2008 19:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Unico arretramento della disponibilità dell'accesso a Internet in tutti i paesi europei è dell'Italia. Numeri non buoni per il nostro paese, sempre più fanalino di coda.
Anna Lööf di Eurostat ha stilato i nuovi dati sulla disponibilità di Internet nei 27 paesi della UE.

Nel primo trimestre del 2008 il 60% delle abitazioni ne è dotata (era il 54% nel 2007 ed il 49% nel 2006) ed il 48% è in banda larga (era il 42% nel 2007 ed il 30% nel 2006). La fascia d'età 16-24 costituisce l'utente più presente online.

L'attività prevalente su Internet è l'uso di servizi per la prenotazione di viaggi e soggiorni (32%), seguito dall'Internet banking (29%). Solo il 4% crea o aggiorna siti/blog.

Secondo questo studio l'Italia non ne esce bene, è l'unica nazione che arretra nell'accesso al web rispetto al 2007, la percentuale di tutte le abitazioni collegate passa dal 43 al 42%. Nessun altro paese segna un valore negativo!

La percentuale, in assoluto è comunque tra le più basse, solo Bulgaria (25%) Romania (30%) e Grecia (31%) fanno peggio. L'accesso a Internet è al massimo in Olanda (86%), Svezia (84%) e Danimarca (82%).

Tuttavia la banda larga aumenta dal 25 al 31% nel nostro paese, sono comunque percentuali scarsissime visto che tutti gli altri membri della UE fanno meglio, tranne Romania (13%), Bulgaria (21%), Grecia (22%) e Ungheria (27%). Il collegamento veloce al web è molto disponibile in Olanda/Danimarca (74%) e Svezia (71%).

Belgio ed Islanda non hanno comunicato i dati. Si associano l'Italia e la Finlandia nel non fornirli per il questionario che avrebbe spiegato le ragioni per non essersi dotati dell'accesso al web da casa. Gli altri paesi indicano maggiormente l'assenza di necessità quale motivazione principale.

In Italia il 20% va online per prenotare viaggi e soggiorni, il 17% per leggere notizie ed il 16% per la ricerca d'informazioni sanitarie. Solo il 3% crea o aggiorna siti/blog, il 7% cerca lavoro online, effettua video chiamate oppure ordina prodotti.

La UE forniva settimana scorsa dati sulla penetrazione di Internet che posizionavano l'Italia sotto alla media europea ma non certo con dati così negativi come questi ultimi.

Solo ieri Audiweb dipingeva un quadro piuttosto roseo della disponibilità di Internet, ormai presente in oltre la metà della popolazione italiana.



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