Un colpo di tosse dal TG5, sull’iPhone

14/03/2007 23:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Due mesi fa i nostri lettori ci segnalavano le solite inesattezze della TV e stampa generalista, sui prodotti Apple. Adesso uno dei protagonisti vuole intervenire, lo accogliamo sulle nostre pagine perché i lettori si facciano autonomamente un'opinione.

Due mesi fa i nostri lettori ci segnalavano le solite inesattezze della
TV e stampa generalista, sui prodotti Apple. Adesso uno dei
protagonisti vuole intervenire, lo accogliamo sulle nostre pagine
perché i lettori si facciano autonomamente un'opinione.
 
Abbiamo ricevuto in redazione un messaggio di posta elettronica a firma Matteo Mastromauro, che vi riportiamo di seguito (da noi convertito dall'"urlato" maiuscolo al normale testo accettabile dalle regole della netiquette, ndr).

Gentile Direttore,
solo oggi ho potuto vedere il vostro bellissimo pezzo sull'errore nel quale sarei incorso presentando il nuovo e attesissimo i-Phone.
Certo mi scuso con tutti per la leggerezza davvero non voluta. Se può servire vorrei spiegare le ragioni dell'errore che non sono dipese dal sottoscrito. Il mio pezzo aveva tutt'altro taglio visto che la notizia era la sfida di Nokia a Motorola sul nuovo N76 e sui cellulari slim. Pezzo già pronto e montato (solo 1/2 ora prima per la precisione dei fatti!) quando è arrivata la notizia di i-Phone dall'America. Per le foto non me ne sono occupato direttamente ma per ragioni di messa in onda il compito è stato delegato alla segreteria di redazione che ha preso l'unica foto disponibile (cambiata peraltro decine di volte!) e spedita all'area grafica. Solo a prodotto finito mi sono accorto anch'io dell'errore ma oramai era impossibile rimediare! Detto ciò e ribadite le mie scuse tengo con altrettanta franchezza ad esprimere un modestissimo parere sull'articolo in questione:
mi pare sinceramente (l'articolo ovviamente) poco incline alla notizia e molto orientato invece alla filosofia dei massimi sistemi. Prima di esprimere giudizi su un pezzo buon gusto giornalistico vorrebbe che si verifichi il contesto del quale quell'errore è maturato. I giudizi sono poi gratuiti e incomprensibili. Si parla della previsione di borsa. Dei TG di una volta?? Poi di un pezzo che poteva essere confezionato da chiunque una settimana prima (a fenomeno ripiiate come se dice a Roma!!) ???????
Non aggiungo altro, solo che prima di dare lezioni ad altri colleghi (colleghi vero? Voglio sperare) se si è in grado e all'altezza (tutto da dimostrare) vale la pena essere coscienti del proprio stato: chi chi si è e quale parte del mondo si rappresenta ed in quale contesto ci si colloca! Capisco che a volte le pulci debbano tossire per dire a se stessi ed al mondo che esistono ma così …mi pare davvero eccessivo"!
Comunque all'autore della critica al vetriolo ( giuro che me ne farò una ragione ad aver sbagliato la foto dell' hi-Phone-anzi avete qualche interesse a cui tenete particolarmente in materia- mi sorge il dubbio???!!!) di volare basso che di fenomeni (presunti tali meglio) è davvero pieno il mondo e gli ordini professionali!!!
Rifletta amico mio-rifletta!
Senza rancore.

Quando si dice "al peggio non c'è mai fine".

Per non sconfinare anche noi oltre le troppo calpestate regole della netiquette eviteremo di commentare riguardo alla forma della lettera (fedelmente riportata, la potete giudicare da soli), ci limitiamo al contenuto.

01717b_articolo1439Ma andiamo con ordine, l'articolo al quale si riferisce Mastromauro è quello pubblicato l'11 gennaio scorso, quando la redazione si stava occupando delle novità del Macworld Expo, direttamente da San Francisco, setteB.IT non lavora per "sentito dire", sappiamo di andare contro-corrente.

Solo una parte di quell'articolo era dedicata ad un servizio del TG5, che meritava attenzione, come ci hanno sottolineato i lettori che lo hanno potuto vedere direttamente dal teleschermo.

Prendiamo atto dell'ammissione dell'errore.

Peraltro ammettere un errore e rifarne molti altri, in una replica al sapore di bile e con contorno di arroganza da "lei non sa chi sono io", non aiuta. Nessuno.

Certo scoprire che, nonostante la firma al servizio, Mastromauro incolpi fantomatici incompetenti colleghi (non può essere classificato differentemente chi non trova la foto giusta dell'iPhone, a lancio ormai avvenuto, comico veramente) della stessa azienda, non è una pratica della quale vantarsi in pubblico.

Non si è ancora ripigliato, lui.

Continua a chiamarlo "i-Phone" o "hi-Phone" (ammesso e non concesso che le maiuscole almeno siano giuste, visto che "urla" solo con lo shift premuto), ciò non giova all'altissima competenza nel mondo dei telefoni cellulari, con la quale si è evidentemente fatto largo in redazione, tanto che lo hanno chiamato a confezionare tale servizio. Con anticipo rispetto al lancio dell'iPhone… perciò inventando.

Ne sono pieni i giornali e i canali televisivi, soprattutto italiani, di gente che in questi anni ha continuato allegramente a spararle grosse credendo che i lettori/telespettatori siano completamente anestetizzati e che si bevano qualunque cosa. Noi scriviamo di tecnologia ed in particolare dei prodotti Apple, riconosciamo le nostre competenze e non ci mettiamo a disquisire di argomenti estranei alla nostra preparazione. Una storia che non dobbiamo spiegare per filo e per segno a chi non sa dove trovare una foto su Internet. Non saprebbe trovare i quasi dieci anni di articoli online, sugli argomenti a lui completamente ignoti.

"Io so io e voi nun siete un c…." diceva in romanesco il grande Alberto Sordi, ma lui poteva permetterselo. Che altri vogliano vantare crediti, solo perché li stipendia il TG5… lasciamo perdere. Ne abbiamo visti personalmente di colleghi (suoi) essere invitati, coccolati, nutriti e spesati, all'estero da importanti aziende perché realizzassero un breve servizio sui prodotti che noi, invece, seguiamo quotidianamente. Ovviamente non è mai andato in onda nulla per merito di costoro. Affari loro e di chi li va a cercare.

Di balle ne leggiamo/vediamo/sentiamo tutti i giorni (altre testimonianze nello stesso nostro articolo di gennaio), noi, con modestia, riconosciamo quelle del nostro campo d'interesse. Come dice, sempre in romanesco, Sordi: "se tu me freghi qui, me freghi su tutto". Meglio quindi tenere gli occhi bene aperti.  La cosa non ci sconvolge, proseguiamo per la nostra strada: a spese di questo piccolo sito ci rechiamo ove i fatti accadono, lavoriamo intensamente e produciamo notizie. Vere. I risultati ci lusingano, quotidianamente, dobbiamo solo ringraziare i nostri lettori.

Sulla questione "colleghi", attenzione, lui parla solo con suoi pari… ma chi sono? Non si qualifica e francamente noi non azzardiamo, potremmo sbagliare catastroficamente. setteB.IT e chi lo ha creato non devono dimostrare niente a nessuno, se si è capaci di fare questo mestiere si è capaci anche di trovare le informazioni tanto richieste. Nascondersi dietro ad un ordine professionale (da molti ritenuto completamente inutile e anacronistico, rispetto ai benefici che offre e non a quelli che ottiene) è un sistema veramente stantio. Andassero all'estero a vedere che risate in faccia si prendono. Comunque ci sentiamo di fare un appello finale al fruttivendolo, all'elettrauto, all'imbianchino, al falegname che Mastromauro può incontrare quotidianamente: non rivolgetegli la parola se non vi dimostra di sapere tutto sul ravanello, sugli Ampere, sul bianco lavabile e sulla sega.



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac