Tutti contro Telecom Italia, sull’ultimo miglio

18/02/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Le altre telecom non vogliono pagare i nuovi canoni aumentati concessi all'ex monopolista, i clienti che aspettano di cambiare operatore se ne stanno accorgendo.

Le altre telecom non vogliono pagare i nuovi canoni aumentati concessi all'ex monopolista, i clienti che aspettano di cambiare operatore se ne stanno accorgendo.
 
I monopoli sono duri a morire e Telecom Italia non ha ancora scorporato la rete dai servizi telefonici, facendola da padrona.

L'unbundling dovrebbe costare sempre più agli operatori concorrenti di Telecom Italia, visto il rincaro di 0,91 centesimi concesso due mesi fa per l'affitto dell'ultimo miglio della rete telefonica, che ora tocca gli 8,55 euro mensili.

Se in questi giorni attendete di liberarvi da Telecom Italia per un nuovo allaccio del telefono e di Internet noterete che le società "alternative" stanno allungando i tempi senza dare chiare motivazioni. Stanno forse aspettando perché non sono contente di accollarsi il nuovo canone prospettato da Telecom Italia?

Il Sole 24 ORE è riuscito ad avere la lettera che Colt, Fastweb, Opitel (Tele2), Tiscali, Vodafone, Welcome Italia e Wind hanno scritto lunedì scorso all'AGCM – Autorità Garante della Concorrenza del Mercato, chiedendo di cambiare i prezzi.

Secondo le telecom citate il giusto canone dovrebbe essere compreso tra 6,50 e 7 euro al mese. In Europa pare che il costo dell'unbundling italiano sia superiore a quello di Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna.

L'antitrust proprio ad inizio settimana multava TIM e Vodafone per altre questioni.



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