Target non rassicura come Apple sulle scorte giapponesi

27/04/2011 09:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Per quanto a Cupertino abbiano tentato di dissipare i dubbi sulle scorte giapponesi arriva un piccolo cartellino di scuse di un centro commerciale per far mettere le mani nei capelli a chi attende l’iPad 2.
Apple ha ufficialmente tranquillizzato, settimana scorsa durante i risultati del secondo trimestre fiscale, sulla produzione di computer e dispositivi che necessitano componenti provenienti dal Giappone.

Dopo il terremoto e tsunami dell’11 marzo Apple si è attivata per trovare fornitori alternativi e dare fondo alle scorte accumulate. Finora il grave evento naturale e conseguenti blackout elettrici non avrebbero provocato gravi problemi ad Apple, tanto che di recente è stato riaperto l’Apple Store di Sendai, seppure senza scorte di nuovi prodotti da vendere per la difficile logistica del posto.

Per il terzo trimestre fiscale è tutto da vedere, l’azienda di Cupertino non si pronuncia nel documento ufficiale 10-Q fornito alla SEC – Securities and Exchange Commission, visto che regna “l’incertezza”.

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Tuttavia alla fine di marzo Apple aveva 11 miliardi di dollari di ordini (+3,1 miliardi di dollari, o +39% rispetto al Q1) per componenti e produzione da pagare, in attesa dell’evasione degli stessi. Non che non se lo possa permettere, visto che gliene restano altri 65,8 miliardi di dollari in cassa, ma si tratta certamente di una grossa cifra che attende di tramutarsi in prodotti reali che i clienti vogliono ed ancora non hanno. Solo 1 nome viene in mente per questa situazione: iPad 2.

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L’Apple Store indica ora da 1 a 2 settimane d’attesa per il nuovo modello del tablet, la situazione sembra migliorare. Eppure, la tranquillizzazione di Apple cade rapidamente con la foto mostrata da 9 to 5 Mac e proveniente da un centro commerciale Target in USA. Forse si tratta di un errore (e certamente un incidente di marketing) o forse no, ma qui si avverte la clientela che “a causa della crisi in Giappone questo prodotto (iPad 2) è temporaneamente esaurito”. Cosa ne pensa Apple adesso che siamo nel terzo trimestre fiscale e che si viaggia a vista?

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