Speranze negate ad Apple, Amazon può usare Appstore

07/07/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Come prevedibilmente ipotizzato gli avvocati di Apple non sono stati in grado di dimostrare che App Store è un termine non generico e che è solo di loro pertinenza.
Questa notte è arrivata la sentenza: il giudice Phyllis Hamilton del tribunale di Oakland ha rigettato la richiesta di Apple di impedire ad Amazon di usare le denominazioni App Store, o Appstore (ritenute virtualmente identiche, come si legge nella documentazione del caso C 11-1327 PJH).

Scrive Hamilton: “app store è più descrittivo che distintivo e così lo usano altre società”.

In marzo Apple aveva fatto causa, ma già in giugno si era capito chiaramente che la vicenda volgeva al peggio.

La causa sarà discussa in ottobre dell’anno prossimo, tuttavia questa vittoria di Amazon è un significativo passo avanti per tutte le aziende che vogliono distribuire applicazioni e denominare i propri canali con le parole generiche “app store” (tra queste anche l’italiana TIM). Amazon potrà quindi continuare ad usare Appstore per le applicazioni Android.

Contrariamente al parere del giudice, Apple è convinta che si crei confusione, visto che ad inventare questa terminologia sarebbe stata l’azienda di Cupertino (tra 3 giorni saranno 3 anni) e poi sono arrivate in scia tutti gli altri (compresa Microsoft) a “copiare”.

Che fine faranno le minacce di Apple ad altre (piccole e sostanzialmente indifese) aziende che usavano la denominazione App Store, non si sa. Per ora qualcuna ha ceduto in 12 secondi netti.

App Store, quello di Apple, il primo ed unico per piattaforma iOS, è un enorme successo, i download hanno toccato i 10 miliardi in gennaio.

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