Spansion va in amministrazione controllata

02/03/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Attanagliata dai debiti non può fare altro che chiedere il Chapter 11, sperando di uscirne ristrutturata e con i conti a posto. Crisi sempre più grave tra i produttori di memorie flash.

Attanagliata dai debiti non può fare altro che chiedere il Chapter 11,
sperando di uscirne ristrutturata e con i conti a posto. Crisi sempre
più grave tra i produttori di memorie flash.
 
05843b_chipspansionIl maggior produttore di memorie a stato solido integrate è in profonda crisi, ad un passo dalla bancarotta.
 
Spansion, la joint venture nata nel 1993 tra AMD e Fujitsu, poi diventata indipendente nel 2005, non ce la fa più con i bilanci e chiede il Chapter 11, ovvero l'amministrazione controllata, nella speranza di ripianare i debiti. Esattamente un anno fa Spansion comperava Saifun.
 
Già tre settimane fa la filiale giapponese di Spansion aveva avviato una ristrutturazione per proteggersi dai creditori.
 
Intanto il 35% degli impiegati di Spansion è stato licenziato. Si tratta di 3.000 addetti che entro la metà del 2009 saranno senza lavoro. Una decisione che costa a Spansion 25 milioni di dollari ma che doveva promettere risparmi annui di 225 milioni di dollari.


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