Sarà la prova del fuoco per il nuovo datacenter di Apple?

01/09/2010 14:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Più che l'”oggetto” sta diventando interessante lo “strumento” con cui Apple potrebbe mostrarci le novità di questa sera.
Come avrete già saputo la presentazione dei nuovi iPod (e chissà che altro) avverrà tra qualche ora in diretta in streaming.

35-09597b_northcarolinadatacenterIl fatto è così inusuale che vien da chiedersi cosa ci sia dietro a questa scelta, oltre alla volontà di ampliare la partecipazione all’evento.

Anni fa, quando Apple trasmetteva i keynote di Steve Jobs in streaming, si serviva dell’eccellente infrastruttura mondiale di Akamai, vero specialista assoluto della distribuzione di contenuti multimediali online. Abbiamo chiesto ad Akamai se anche in questa occasione fossero stati coinvolti e Jennifer Donovan, dell’ufficio stampa, ci ha risposto che si sarebbe informata, chiedendoci però che evento fosse previsto per oggi. Segno forse che Cupertino potrebbe fare da sola in questa occasione.

Perché Apple dovrebbe sperimentare uno streaming mondiale? Forse perché è quasi ora del debutto di molti piú servizi online, sia per MobileMe che per iTunes e forse perché il mega-datacenter del North Carolina sarebbe pronto.

Infatti è dal giugno del 2009 che Apple ha iniziato a costruire l’impianto di Maiden (in Italia in un lasso di tempo di questo tipo sarebbero venuti pronti solo i permessi di costruzione, ecco invece a lato come appariva già nel febbraio scorso), che dovrebbe assicurare una presenza online di alto livello per l’azienda di Steve Jobs.

L’uso della tecnologia HTTP Live Streaming di Apple è un cavallo di Troia che Apple ha scelto da tempo per dimostrare quanto il sistema sia valido tra tutti quelli multimediali in circolazione. Anche Akamai sta sperimentando da tempo lo streaming HTTP scelto da Apple e ve lo mostravamo funzionante su iPhone fin dal luglio del 2009.

Certo che se tutto questo serve solo agli utenti statunitensi di iTunes per affittare gli spettacoli televisivi, lasciando indifferente il resto del mondo, ci resterà dell’amaro in bocca.



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