VoIP vietati su iPhone, Free Press scrive alla FCC

03/04/2009 19:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Appello per la neutralità della rete all'ente di controllo delle comunicazioni statunitensi fatto da un'associazione non profit. Tethering e comunicazioni VoIP limitate dai carrier USA, che obbligano i produttori a chiudere alcuni servizi.

Appello per la neutralità della rete all'ente di controllo delle comunicazioni statunitensi fatto da un'associazione non profit. Tethering e comunicazioni VoIP limitate dai carrier USA, che obbligano i produttori a chiudere alcuni servizi.
 
Una delle situazioni peggiori è quella della Germania dove l'operatore esclusivo dell'iPhone, T-Mobile, ha minacciato di chiudere i contratti a chi userà i servizi di Skype sull'iPhone, anche su reti Wi-Fi.

06073c_freepressfccIn USA, dove la situazione è leggermente più rilassata ma non completamente libera, l'associazione non profit Free Press chiede dove sia la "net neutrality" e scrive alla FCC – Federal Communications Commission per denunciare gli impedimenti voluti da AT&T sul VoIP nell'iPhone e da T-Mobile sul tethering (trasformazione in modem wireless per il laptop del telefono cellulare) degli smartphone venduti in USA con sistema operativo Android (servizio non disponibile anche per l'iPhone 3G).
 
"Le comunicazioni wireless non possono diventare zona franca dove vigono le discriminazioni" scrivono gli avvocati Ben Scott e Chris Riley di Free Press a Michael Copps, presidente di FCC.
 
Apple ha spiegato fin da subito che sull'iPhone non avrebbe permesso l'uso del VoIP tramite i software dell'App Store, non per un capriccio di Steve Jobs e soci ma perché AT&T (esclusivista dell'iPhone in USA) lo aveva imposto come condizione. Regole che forse sono state condivise dalla gran parte degli altri carrier internazionali.
 
E' chiaro che gli abbonamenti illimitati a Internet (assenti in Italia) sono molto più appetibili per i consumatori che gradirebbero comunicare con i servizi VoIP, tutti gli altri invece lo pagano il traffico dati e se si splafona il limite mensile arrivano bollette da urlo.
 
Attendendo buone notizie dagli Stati Uniti, che potrebbero stimolare in molte altre nazioni e soprattutto in Unione Europea simili azioni, va ricordato che Free Press era riuscita a far sanzionare Comcast per aver bloccato o rallentato il file sharing usato da alcuni abbonati al collegamento in banda larga.

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