No al profilo di Steve Jobs sul Times, secondo Apple UK

17/08/2009 14:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001La filiale britannica di Apple fa al Times di Londra un'intimidazione che tendeva a bloccare un semplice articolo in cui si raccontava la storia del CEO di One Infinite Loop. La visione della libertà di stampa di Apple.

La filiale britannica di Apple fa al Times di Londra un'intimidazione che tendeva a bloccare un semplice articolo in cui si raccontava la storia del CEO di One Infinite Loop. La visione della libertà di stampa di Apple.
 
Ieri il Sunday Times ha pubblicato un articolo dedicato a Steve Jobs. Ce lo segnala Jonny Evans.

07029b_pennarellocensuraNon c'era un motivo particolare per farlo e non si rivelavano in quell'occasione nuove notizie, si faceva soprattutto un riassunto di quello che il CEO di Apple è riuscito a fare dal punto di vista professionale e personale in questi ultimi anni.

Sono stati intervistati dall'autore Bryan Appleyard alcuni suoi colleghi che spesso scrivono di Apple, tutti riconoscono il genio di Steve Jobs e molti criticano il modo con cui Apple si chiude a riccio, non solo per i segreti industriali ma anche per la comunicazione (pressoché inesistente).

Dan Lyons del Newsweek dice: "se Scientology dovesse diventare un produttore d'elettronica sarebbe Apple".

Evidentemente Appleyard aveva chiesto qualche informazione extra ad Apple, ma dopo una richiesta tanto azzardata sono suonate le sirene d'allarme ed accesi i lampeggianti rossi nei corridoi della sede londinese.

Recentemente Apple ha messo il bastone nelle ruote all'ente televisivo BBC, ora è stata la volta del Times. Le pubbliche relazioni di Apple UK hanno prima scoraggiato la pubblicazione del profilo di Jobs (a prescindere da quello che sarebbe stato scritto) e poi ha chiesto al direttore di bloccare le pubblicazioni.

Tutto deve essere copiato ed incollato dai soli comunicati stampa emessi dall'azienda di Cupertino senza nessun "sale" sui fatti che interessano al pubblico/consumatori. Fortunatamente in Gran Bretagna esiste ancora la libertà di stampa.



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