Mark Hurd, tagli agli stipendi di HP (anche al suo)

19/02/2009 16:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L'acquisizione di EDS si paga cara ed i conti di HP soffrono. Per il momento il produttore numero uno di computer non licenzia ma riduce gli stipendi. Crolla in borsa.

L'acquisizione di EDS si paga cara ed i conti di HP soffrono. Per il momento il produttore numero uno di computer non licenzia ma riduce gli stipendi. Crolla in borsa.
 
Ieri sera il produttore numero uno al mondo di computer, HP, ha presentato deludenti conti per il primo trimestre fiscale del 2009.

Le crescite dell'azienda che in maggio ha assorbito EDS sono minime, visto il periodo economico di recessione erano largamente attese, anche se i margini operativi si sono tenuti a galla soprattutto per stampanti e servizi. Ad un'ora dall'apertura della borsa a Wall Street le quotazioni di HP sono in picchiata a circa -7% e certamente trascineranno l'intero settore.

Il Wall Street Journal pubblica la lettera che il CEO di HP, Mark Hurd, ha inviato ai suoi dipendenti per spiegare quali mosse dovrà fare l'azienda in questa difficile situazione: tagli di stipendi per tutti.

Il suo stesso stipendio base sarà tagliato del 20%, riduzioni del 15% per i membri del consiglio, -10% per gli altri dirigenti e per i dipendenti un ribasso variabile tra il 5 ed il 2,5%.

"Se la situazione dovesse peggiorare dovremo prendere altre decisioni […] non ci sono margini per errori e non li tollereremo" conclude Hurd, che non desidera licenziare altri suoi dipendenti, almeno in questa fase.



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